Contrasto al disagio giovanile: protocollo siglato in prefettura

MANTOVA   Prevenire e contrastare i fenomeni legati alle varie forme di dipendenza, al bullismo e al cyberbullismo e ad altre forme di disagio sociale minorile, attraverso lo sviluppo e il consolidamento di accordi di sistema e buone prassi in ambito scolastico: sono questi gli obiettivi prioritari alla base del Protocollo d’intesa Locale firmato da Prefettura di Mantova, Ats Val Padana e Ufficio Scolastico Territoriale (Ust) di Mantova. Il documento nasce dalla rilevazione di un aumento di situazioni di disagio correlate al fenomeno delle dipendenze e ad atti di bullismo anche in ambito scolastico. La scuola e gli insegnanti rivestono un ruolo fondamentale nella tutela della salute e del benessere degli alunni e del rispetto della legalità all’interno degli spazi scolastici. Pertanto Ats Val Padana, attraverso il Catalogo La Salute a Scuola: Progettare in rete, promuove lo sviluppo di programmi validati di rinforzo delle life skills come prevenzione alle varie forme di dipendenza e contrasto al disagio sociale.
Il Protocollo sancisce l’impegno dei firmatari alla costruzione di una rete interistituzionale che coinvolga come soggetti attivi anche Asst Mantova, i dirigenti scolastici, i direttori dei centri di formazione professionale, tutte le forze dell’ordine e il Terzo settore. Il documento definisce in modo articolato ruoli e procedure condivise da attuare negli Istituti scolastici in seguito alla segnalazione di episodi legati al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti legali o illegali o atti di bullismo, anche attraverso interventi di prevenzione e presa in carico mirata. «Il protocollo sottoscritto conferma ancora una volta – evidenzia il prefetto di Mantova, Gerlando Iorio – l’attenzione per le problematiche che interessano le fasce giovanili, in modo da intercettare preventivamente quelle situazioni di malessere che possono, se non affrontate, degenerare. L’emergenza sanitaria e le misure di contenimento epidemiologico hanno avuto effetti significativi sui ragazzi, acuite dal diffondersi di nuove forme di dipendenze da alcol e droghe, psicotrope nonché dall’uso non adeguato della rete internet. Il protocollo si pone in stretta continuità con il Laboratorio Provinciale Permanente sul disagio giovanile. «Ats Val Padana sta giuà collaborando con l’Ust e gli istituti scolastici del territorio – afferma il direttore generale di Ats, Salvatore Mannino -. Ogni singolo plesso può richiedere interventi mirati attraverso il catalogo La salute a Scuola: progettare in Rete».

La firma in prefettura del protocollo d’intesa arriva all’indomani dell’ultimo episodio di aggressione tra giovani. accaduto venerdì scorso. Si è trattato dell’ennesimo episodio di violenza tra minorenni, dove il fatto culminante risale allo scorso gennaio quando una 13enne di Castelbelforte era stata ferita a colpi di forbice da due coetanee. «L’Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova – ha affermato a margine della firma del protocollo in prefettura, Filomena Bianco, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale – ha rilevato negli ultimi anni un aumento delle difficoltà di studentesse e studenti, non soltanto nel rendimento scolastico, ma anche nelle relazioni interpersonali tra pari che talvolta possono degenerare in comportamenti devianti. È evidente che determinate condotte adolescenziali, quali l’uso di stupefacenti, gli atteggiamenti provocatori o prevaricatori, la chiusura in sé stessi, l’isolamento sociale, non possono più essere trattate in modo segmentato o individuale. Essendo le stesse, infatti, tutte riconducibili al fenomeno più complesso del disagio giovanile, necessitano di un approccio globale e sistemico da parte di tutti i soggetti istituzionali. Le scuole, da questo punto di vista, sono luoghi educativi preziosi per l’intercettazione precoce dei sintomi del disagio, e devono investire in maniera sempre più pregnante per dare sollecite ed efficaci risposte».