E’ Rebecchi l’assessore più ricco del Comune, ma quest’anno il sindaco Palazzi prenderà il doppio del suo collega di Parigi

L'assessore Iacopo Rebecchi

MANTOVA  Sono stati pubblicati sul sito ufficiale del Comune, al link “Amministrazione trasparente”, le dichiarazioni dei redditi di tutti gli amministratori di via Roma, dal sindaco agli assessori, e poi di tutti i consiglieri comunali. Dati, ovviamente, relativi all’anno fiscale 2022 presentati lo scorso anno.
Nessuna sorpresa, dato che i numeri confermano grossomodo quelli degli anni precedenti, ponendo in testa alla graduatoria dei “Paperon de’ Paperoni” l’assessore alla Polizia locale Iacopo Rebecchi, che deriva però la gran parte dei redditi dalla propria attività di avvocato, con un imponibile di 212.347 euro e varie proprietà immobiliari. Lo segue, come di prassi il farmacista Nicola Martinelli, assessore ai lavori pubblici, con 178.574 euro e anch’egli svariate proprietà immobiliari.
Con la sola indennità di carica in entrata, il sindaco Mattia Palazzi ha denunciato soli 86.739 euro, più l’appartamento di proprietà, una seconda casa sull’Appennino parmense, una Jeep Renegade del ’19 e uno scooter. Ma per lui sarà dal prossimo anno che inizierà il decollo della propria economia, ossia da quando dovrà denunciare i benefìci della legge Draghi che ha incrementato del 70% le indennità dei sindaci di capoluogo sino a 100mila abitanti. A fronte di uno stipendio lordo di circa 5mila euro, Palazzi ne percepirà 9.660 sino alla fine del mandato, ossia sino alla primavera del 2026.
Ovviamente, stanti i termini di legge, il sindaco ha responsabilità civili e penali, e le responsabilità è giusto siano remunerate. Lascia perplessi semmai il fatto che ovunque dovrebbe essere così, ma così non è. Dati aggiornati al 2024, il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, percepisce all’anno 70 mila euro, cioè 5.837 al mese, con qualche responsabilità in più del sindaco di Mantova.
Libere considerazioni a parte, guardando in casa nostra, balza all’occhio la disparità fra la spesa corrente del Comune per pagare la giunta (664,481 euro nel 2022) e quella per il consiglio (58.959 euro, tra gettoni consiliari e nelle commissioni). Un divario enorme, in considerazione del fatto che, a differenza degli assessori, il cui stipendio medio si aggira attorno ai 4mila euro, senza responsabilità di legge, i consiglieri invece rispondono per quel che votano.
In ogni caso, nel registro dei consiglieri, in testa per denuncia dei redditi figurano i professionisti medici Pierpaolo Parogni (105mila euro) e Gloria Costani (81mila), intervallati dal renziano Fabio Madella (91mila). Ultimo in graduatoria, il giovane “giallo” Francesco Viola , che denuncia la sola indennità consiliare di 1.583 euro annui.