Golpe in Forza Italia: commissariato il commissario

MANTOVA «Caro Michele, in qualità di commissario regionale di Forza Italia per la Lombardia, con la presente ti nomino commissario di Forza Italia per la provincia di Mantova. Sono certo che svolgerai con impegno, passione e dedizione questo incarico, dando nuovo slancio alle attività del movimento». Queste le righe con cui il coordinatore regionale Alessandro Sorte ha comunicato al castiglionese Michele Falcone la sua nomina commissariale, scalzando di fatto quella di Nicola Sodano, dei suoi vice Pier Luigi Baschieri e Mattia Di Vito, e azzerando tutte le nomine commissariali fatte in precedenza da Sodano. Un “golpe” agostano che taluni leggono come primo effetto del post-Berlusconi, comunque atteso da giorni.
Dal canto suo Sodano ha colto la palla al balzo per uscirsene dal partito azzurro: «Dopo 28 anni me ne vado. Avrei voluto farlo già nel luglio dell’anno scorso, ma Licia Ronzulli mi fece chiamare direttamente dal presidente Silvio Berlusconi che mi invitò a rimanere e ad assumere l’incarico. In tutti questi anni ne ho viste di cotte e di crude, ma quando si superano certi livelli finisce che non ci si riconosce più in ciò cui si è creduto, tanto da diventare consigliere provinciale per quindi anni e sindaco per cinque. Dopo ferragosto vedremo come continuare la nostra esperienza politica, e dico nostra, perché non sono l’unico ad andarmene. Era nell’aria, e non parlo per rancore, bensì con molta serenità».
Il passaggio di competenze da Ronzulli a Sorte aveva fatto presagire questa svolta, che dovrebbe portare Forza Italia al congresso nazionale annunciato da Antonio Tajani per il 24-25 febbraio, e quelli provinciali presumibilmente entro l’anno. Per certo, l’asse Forza Italia-Lega-Fratelli d’Italia non viene a cambiare, anche se l’asse della politica virgiliana del centrodestra si sposta dal capoluogo all’alto mantovano.