Le ciclabili ci sono, mancano solo i ciclisti

ciclabile san giorgio

MANTOVA «La mobilità urbana in questa città non è poi così “sostenibile” come il centrosinistra cerca di farci credere». A mettere il dito nella piaga è il capogruppo di Forza Italia in Comune  Pier Luigi Baschieri, forte dei dati esibiti da Legambiente. Proprio l’associazione ambientalista, che colloca il capoluogo virgiliano tra i più verdi e ciclabili del paese, in un suo report ci tira le orecchie, numeri alla mano, per dirci che i mantovani preferiscono come mezzo di locomozione di gran lunga la vecchia automobile (61%), benché Mantova sia una città di soli 64 chilometri quadrati.
«L’Istat considera Mantova prima città italiana per percorsi ciclabili, ma solo il 10% dei mantovani inforca la bici per muoversi sistematicamente da una parte all’altra della città. Nella nostra realtà – commenta Baschieri – sono aumentate le ciclabili, ma non la ciclabilità. E dire che per gli spostamenti urbani , mediamente calcolati sui 7,5 km, la bici rimane a tutti gli effetti il mezzo più veloce e chiaramente ecologico».
Come dire che manca ancora una cultura delle due ruote rapportabile a quella delle città del Nord Europa. Relativamente basso è anche il numero dei soggetti che predilige il trasporto pubblico locale, arenato sul 17%. Gli autobus li prendono sempre e solo i minorenni, gli anziani e gli extracomunitari privi di un automezzo privato (tante volte anche di biglietto). «Sono tutti numeri che dovrebbero far riflettere il sindaco Palazzi e l’assessore Rebecchi. È da anni che Forza Italia chiede un piano strategico organico della mobilità sostenibile sul lungo periodo. Le azioni spot vanno anche bene nel breve termine, ma devono essere coordinate tra loro. Ma dal 2016 questa amministrazione sbandiera un Pums copernicano, e non si sono accorti che a Mantova il traffico è sempre quello. Ci sono ciclabili qui più dannose che utili. Penso a quella di corso Pradella che ha eliminato 77 posti auto, dove bici e auto potevano coesistere. Per non dire della mobilità elettrica ferma al palo, cui oltretutto la sinistra ha cancellato gli incentivi nella sosta. Quando a governare eravamo noi, i mezzi ecologici non pagavano nulla; oggi sono trattati alla stregua di un diesel euro 0», conclude Baschieri.