Maltrattamenti: imputato mezzo scagionato

Il tribunale di via Poma

MANTOVA – È tornato a processo per maltrattamenti in famiglia dopo essere stato assolto da un altro processo per maltrattamenti in famiglia. La famiglia è sempre la stessa, le accuse pure e anche una parte del periodo in cui sarebbero avvenuti i fatti contestati dalla pubblica accusa, tra il 2010 e il 2017. Non bastasse ciò, quella di ieri è stata un’udienza decisamente contraddittoria del processo che vede imputati M.T., un 50enne residente a Mantova e difeso dall’avvocato Silvia Biffi. A contraddirsi in particolare è stata una vicina di casa della coppia di ex coniugi, che davanti al giudice ha di fatto ritrattato tutte le accuse che erano state messe a verbale all’epoca dei fatti. Quando era stata sentita dalla Polizia, la donna aveva riferito di liti continue con percosse e varie minacce. Ieri in aula ha detto di non avere mai assistito a scene di violenza dell’imputato nei confronti dell’ex moglie, costituitasi parte civile, e nemmeno sulla figlia. Il giudice Gilberto Casari l’ha richiamata più volte facendole presente che la falsa testimonianza è un reato. A seguire è stata la volta della sorella della presunta vittima, che ha ribadito con maggiore sicurezza le accuse all’ex cognato, salvo poi non ricordare di avere mai assistito personalmente a episodi di violenza. Il processo è stato aggiornato al prossimo ottobre quando saranno sentiti i testimoni della difesa e anche lo stesso imputato.