Prenotazioni già per settimane . Saloni aperti anche la domenica

MANTOVA Ci siamo, finalmente, domani è il giorno in cui si inizierà a tornare alla mormalità grazie, anche, alla riapertura di esercizi commerciali fino ad ora rimasti chiusi come parrucchieri ed estetisti. Tra mille dubbi e timori, infatti, Regione Lombardia, dopo il consenso anche da parte del Governo, ha dato il proprio benestare e così il 18 si ricomincia. Ovviamente la decisione di rimboccarsi le maniche era facoltativo, ma la stragrande maggioranza dei professionisti del “capello” ha deciso per il sì, anche perchè, dopo quasi tre mesi di lockdown ogni giorno d’attesa in più avrebbe portato ad aggravare un’emorragia economica che rischiava di non essere più fermata. Le prenotazioni non mancano, a onor del vero, molti clienti, infatti, hanno messo le mani avanti chiamando il loro parrucchiere di fiducia, chiedendendogli di inserire il proprio nome sulla lista. «Abbiamo prenotazioni per almeno tra settimane – spiega  Benedetta , titolare dello showroom “Chiara” di via Marangoni -. Per potere soddisfare tutte le richieste pervenute, ho infatti, deciso di lavorare in modo continuato dal lunedì alla domenica. Sarà un vero e proprio tour de force almeno per i primi tempi e poi si vedrà. Quello che tutti noi temiamo, infatti, è che quando sarà terminato questo primo periodo dove la gente corre ad acconciarsi poi, quando si tornerà alla normalità, si faranno i conti con il vera normalità e con la quotidianità».
Anche  Isa Papotti , titolare del negozio a Volta Mantovana, ha l’agenda già full. «Quando ho saputo che esisteva la possibilità di riaprire il 18 maggio, ho avvertito le mie clienti che nel giro di poche ore mi hanno riempito di prenotazioni. In effetti dovrò lavorare parecchio anche se, sinceramente, le linee giuda che ci sono state imposte non sono di facile realizzazione. Così facendo ci è stato complicato anche la più piccola azione, dal ricevere le persone al taglio fino alla vestizione. Ma ce la faremo, anche perchè non possiamo più premetterci di stare fermi: se ci obbligavano a stare chiusi ancora altre settimane sarebbe stata la fine per molti di noi».
Non si potrà lasciare nulla al caso, quindi, bisognerà ripensare ogni gesto, ogni procedura. Per non parlare, poi, della gestione delle prenotazioni, come detto prima, e la capacità dei saloni di riorganizzarsi e ridistribuire il flusso di clienti lungo fasce più ampie della giornata o in giorni della settimana meno affollati. Più della metà delle persone, secondo una ricerca, ha dichiarato che sarebbe disposto a recarsi in salone anche dopo le 21, pur di trovare posto. La piega costerà di più? Forse, soprattutto se ci si vorrà assicurare uno degli appuntamenti più ambiti, il venerdì o il sabato. Poi, ovviamente, a seconda della grandezza del locale o del numero di persone che vi lavorano, ricordando che tra le linee giuda vi è anche quella che obbliga ad avere per ogni cliente un addetto, verrà deciso cosa fare o cosa non fare. Tra i parrucchieri, infatti, c’è chi sceglie di fare quasi esclusivamente trattamenti brevi, quindi di puntare sulla quantità, come messimpieghe e tagli. E chi invece ha deciso di optare per trattamenti più complicati, quali tinta e permanente: sicuramente più lunghi ma più remunerativi. Comunque sia l’allestimento del negozio secondo le regole obbligate dall’emergenza sanitari non sono state facili e soprattutto costose. Il salone “Capolavoro Hair Skin Make Up” che ha sede in via Mazzini a Castiglione delle Stiviere è pronto già da parecchi giorni: ogni postazione è constrassegnata e i lavatesta sono suddivisi da una divisoria di plexigrass onde evitare qualsiasi tipo di contatto tra un cliente e l’altro. Insomma una vera e propria rivoluzione. (s.)