Infortunio mortale sul lavoro: dopo 10 anni è ancora in corso il processo di primo grado

MANTOVA –  Dalle morti bianche ai processi in bianco. A dieci anni dai fatti è ancora in fase dibattimentale in primo grado di giudizio un procedimento per un infortunio mortale sul lavoro. I tempi della Giustizia sono questi, prendere o lasciare e le indagini della procura sono state chiuse solo nel 2020. Se non altro i famigliari della persona offesa, una donna che ha perso la vita sul lavoro, hanno già ottenuto un risarcimento. Il fatto risale al 20 marzo 2012; 9 anni e 11 mesi fa, quando Manuela Alberici un’operaia dipendente della ditta Arix di Viadana, perse la vita travolta da un muletto. A giudizio per omicidio colposo sono finiti Ismail Marku, dipendente della Viadana Facchini, che manovrava il carrello che investì e uccisa la donna; Paolo Zanazzi, presidente della stessa ditta, entrambi difesi dall’avvocato Luca Faccin, mentre l’avvocato Cesare Barzoni difende Daniele Silvano Melegari, amministratore delegato di Arix. Quella di ieri è stata un’udienza interlocutoria, durante la quale si è stabilito il programma della prossima udienza fissata per il 13 aprile, quando saranno sentiti i periti di parte per la ricostruzione della dinamica dell’infortunio mortale a 10 anni e un mese di distanza. Il reato di omicidio colposo a seguito di infortunio sul lavoro va in prescrizione dopo 17 anni e sei mesi.