Mantova Hub, dalla Cariplo un “salvagente” da 3 milioni

Il progetto di rigenerazione urbana è lievitato da 18 a 32 milioni

MANTOVA Nuova linfa per il progetto Mantova Hub 2.0 arriva dal “bando degli emblematici” della fondazione Cariplo per la provincia di Mantova. Tra gli otto progetti meritevoli, anche il faraonico centro polivalente ideato dalla giunta Palazzi ha riscosso successo, portando a casa una cifra di 3 milioni di euro per quel che riguarda l’ambito storico culturale dell’Hub.
Un introito provvidenziale, se si considera che una ambiziosa opera di rigenerazione urbana, partita coi 18 milioni stanziati da  Renzi, in fase progettuale si è vista lievitare oltre i 30, con risorse da reperire. «Gli interventi “emblematici” – così come la stessa Fondazione Cariplo li descrive – si concretizzano in progetti caratterizzati da un alto grado di complessità organizzativa, strutturale ed economica, affrontando problemi specifici di un territorio, sperimentano politiche innovative in campo sociale, culturale, ambientale, scientifico ed economico».
«Alla Fondazione Cariplo abbiamo presentato un progetto dedicato alla riqualificazione della parte storico culturale e della parte ricettiva del sito – spiega l’assessore all’urbanistica Andrea Murari –: grazie a questa cifra possiamo preventivare di iniziare i lavori, dopo aver sistemato tutto l’ambito burocratico e dopo aver approvato i progetti esecutivi entro l’estate. In questo momento gli obiettivi che abbiamo sono di recuperare il capannone destinato a diventare eco-ostello, trasformare la polveriera napoleonica in un museo dedicato alla storia del sito e riqualificare il cimitero ebraico».
Di particolare attrazione per l’ambito turistico, ovviamente, è l’eco-ostello che potrà ospitare diversi turisti amanti del turismo sostenibile: «Ospiterà una settantina di posti – prosegue Murari –. Si tratta di un’offerta pensata per chi ama il turismo lento, un turismo che stiamo cercando di intercettare grazie anche al progetto del ponte di collegamento tra San Nicolò e il lungolago Gonzaga. Quella struttura permetterà di rendere ciclabile tutto il percorso che va dal Gardaro fino alla VenTo. In questo modo si potrà fare di Mantova uno snodo di grande interesse turistico per molti».
Ma non mancheranno interventi per recuperare la storia di Mantova e del sito stesso di San Nicolò. «Il museo che stiamo progettando da inserire nella polveriera napoleonica sarà interattivo e, ad esso, è affidato il compito di raccogliere, raccontare e descrivere la grande ricchezza di San Nicolò e la fase del campo di prigionia e quindi complessità e valore significativo ricostruito – ha concluso Murari – inoltre, una parte significativa del recupero, sarà la conservazione e tutela del cimitero ebraico».