Gli Schutzen tengono a distanza gli skinhead

Mercoledì la sfilata in centro città dei 400 tirolesi

MANTOVA In occasione della commemorazione di Andreas Hofer, svoltasi nella mattinata di ieri tanto a Porta Giulia quanto per le vie della città, è stato ufficializzato il via ai lavori di realizzazione del luogo commemorativo del patriota austriaco che sarà inaugurato tra un anno, il 20 febbraio 2020, nel 210° anniversario della sua morte. La decisione è stata presa in un vertice che si è tenuto in Comune martedì scorso quando si è riunito il gruppo di lavoro che si sta occupando della creazione del museo e delle altre strutture collaterali per ricordare Hofer a Cittadella, nel luogo dove venne fucilato, in cui saranno raccontate le vicende storiche l’eroe popolare tirolese in un’ottica europea. «Nel 2016, ebbi modo di dire proprio qui, davanti a voi, che questa amministrazione avrebbe fatto il possibile, affinché venisse mantenuto nel migliore dei modi uno spazio culturale in ricordo di Andreas Hofer. – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale di Mantova, Massimo Allegretti – Siamo stati di parola. Così è stato. Grazie a Euregio e all’impegno di questa amministrazione, casa Hofer, sta diventando realtà». I luoghi del nuovo spazio commemorativo in questione, sono di proprietà del Comune di Mantova e conterranno la collezione di oggetti, rappresentazioni e materiali storici acquisiti dal Land Tirol nel 2018, ovvero la Collezione Reiter, che sarà messa a disposizione come prestito permanente. Il gruppo di lavoro per la realizzazione del progetto “Luogo commemorativo Andreas Hofer” comprende storici ed esperti, come Siegfried de Rachewiltz, già direttore di Castel Tirolo, Franco Marzatico, dirigente della Soprintendenza dei beni culturali della provincia di Trento e Benedikt Erhard, già direttore della ripartizione alla cultura del Land Tirol. Ma l’occasione di ieri mattina ha permesso alla delegazione dei quattrocento Schutzen, provenienti da Val Pusteria, Sud Tirolo ed Innsbruck, di prendere le distanze dal gesto compiuto sabato scorso dagli skinheads mantovani che hanno voluto rendere omaggio a loro modo alla figura dell’eroe e martire tirolese, oltre che rimarcare il bisogno di credere in un’Europa forte ma al contempo capace di difendere i propri distretti culturali ed economici.