Nuvolari e la Mille Miglia a TG 2 Motori

MANTOVA Sulle le note della canzone “Nuvolari”, con la voce di Dalla è iniziato l’ampio servizio dedicato alla Mille Miglia storica e rievocativa della rubrica settimanale Rai TG 2 Motori.

La conduttrice Maria Leitner, che ha firmato il servizio, ha egregiamente rievocato i momenti epici e storici della corsa di velocità con immagini particolarmente suggestive e raccontato l’evoluzione della manifestazione in competizione di regolarità. Il pilota mantovano è stato il protagonista della parte storica del servizio attraverso stupende immagini d’archivio delle “teche”, con riferimento alle sue prestazioni e al grande incontro con Gabriele d’Annunzio.

Nella parte del servizio dedicato alla storia della Mille Miglia è stato intervistato Attilio Facconi, autore del volume “Sulle strade della mille Miglia” – Edizioni Marchesini, nonché nostro collaboratore da anni, che ha raccontato di una insolita situazione riferita all’edizione del 1929. Facconi nel suo duplice intervento ha ricordato il valore industriale della competizione e la smisurata partecipazione popolare al passaggio delle auto lungo tutto il percorso. Inoltre ha messo in risalto, che in quella gara, insieme ai titolati piloti Campari, Morandi, Nuvolari e Varzi si sfidarono due donne molto “famose” dell’epoca: l’attrice Mimy Ailmer e la baronessa Maria Antonietta Avanzo. La prima ha concluso la sua gara con un onorevole 29 posto, mentre la nobile si è ritirata per un guasto al motore.

Nel corso del servizio sono intervenuti il presidente di Aci Brescia Aldo Bonomi e Franco Beretta Gussalli presidente di Mille Miglia s.r.l., che hanno espresso la volontà di fare il possibile per far correre la gara posticipata dal 22 al 25 ottobre.

Quello, che il servizio, per ragioni di tempo non ha evidenziato è che, il ritiro della baronessa è avvenuto poco prima dell’abitato di Canneto sull’Oglio. L’Alfa Romeo ufficiale dell’Avanzo per un problema al motore si è fermata nel tratto tra Casalromano e Canneto, nei pressi della località “Ponte lupo”. Il bolide inerme, fermo e accostato fuori dalla careggiata tra i cespugli e la riva del canale Naviglio, è stato subito circondato da diversi bambini. Dalle testimonianze raccolte da Facconi e pubblicate sul numero XI dei “Quaderni cannetesi”, quei bambini rimasero colpiti dal fatto che il pilota al volante fosse una donna e che, sul piccolo sedile posteriore c’era una scatola di latta di biscotti. Nella primavera del 1929, per i bambini della campagna cannetese era una situazione mai vista prima.