MANTOVA Uno ha patteggiato 3 anni di reclusione, a fronte del proprio comportamento processuale, mentre per gli altri due la pena applicata è stata di 2 anni e 8 mesi ciascuno. Questo quanto deciso ieri, dal giudice per l’udienza preliminare Antonio Serra Cassano, a carico dei tre responsabili della tentata rapina alla farmacia comunale di San Giorgio Bigarello dello scorso 31 gennaio. Rispettivamente Stefan Kadar, 26enne cittadino rumeno residente a Villimpenta (difeso dall’avvocato Silvia Salvato) e i fratelli Vincenzo e Sante Lopez, 21 e 22 anni, di Cerignola in provincia di Foggia (rappresentati entrambi dall’avvocato Aldo Pisani).
Ed erano stati proprio questi ultimi due, quel tardo pomeriggio, a fare irruzione all’interno della farmacia coi volti travisati e brandendo un coltello e una spranga in ferro. Ma il tempestivo intervento degli agenti della Squadra Mobile, nell’ambito di ordinari servizi “anti rapina”, aveva però permesso di disarmare all’istante i due rapinatori, individuando contestualmente un terzo soggetto, ritenuto il “palo” della banda, che attendeva i complici in auto fuori dall’attività commerciale. Una volta tratti in arresto per i tre si erano così aperte le porte del carcere. Secondo gli investigatori, il gruppetto era altresì fortemente sospettato di essere autore di un altro raid predatorio, in quel caso andato a segno, perpetrato ai danni della farmacia Lorenzin di Stradella una decina di giorni prima. In detto frangente due persone, dopo aver fatto irruzione a volto coperto e minacciando la titolare con un coltello, erano riusciti ad arraffare dalla cassa alcune centinaia di euro in contanti. Le indagini del caso avevano quindi condotto i poliziotti sulle tracce dei tre sospetti, dando il via al loro monitoraggio. Quando il 31 gennaio, poco prima dell’orario di chiusura, li avevano visti puntare la farmacia di piazza Madre Teresa di Calcutta a Mottella, era stato quindi chiaro come la gang stesse per entrare nuovamente in azione. I due “trasfertisti” all’interno erano stati immobilizzati non appena varcata la soglia d’ingresso. A stretto giro era infine toccato al 26enne finire a sua volta in manette.