Regalo di Ferragosto: 3,2 milioni al Comune

MANTOVA Era una stima prudenziale quella che il Comune aveva messo a bilancio nell’ultima variazione approvata a fine luglio. L’ipotesi era che dallo Stato sarebbero arrivati 1,1 milioni di ristori per le perdite subite dagli enti locali a causa del Covid. Invece proprio in queste ore il vicesindaco e assessore al bilancio  Giovanni Buvoli ha ricevuto la conferma che il Viminale ha stanziato 3 milioni e 200mila euro. Praticamente il triplo delle aspettative.
«È stata una bella sorpresa anche per noi – commenta Buvoli –, tenuto conto che lo stanziamento iniziale per i Comuni pareva fosse di 3 miliardi, anziché 5 come poi è stato fatto. Noi in sede di bilancio avevamo adottato una via prudenziale, tenuto conto che lo scorso anno dallo Stato ci sono pervenuti solo 5,5 milioni, a fronte di una perdita secca che si avvicinava agli 8 milioni. Un grosso sbilanciamento, che però non ci ha impedito di varare il “Piano Mantova” e di soccorrere le attività rimaste chiuse con sussidi e ammortizzatori e svariati sconti o condoni (per esempio sui plateatici o sulla tariffa rifiuti azzerata per tutti i mesi di chiusura delle attività a causa del lockdown)».
La stessa positiva sorpresa potrebbe arrivare anche dal Mibact, il ministero dei beni culturali, dove l’amministrazione ha ipotizzato l’arrivo di circa 670mila euro in forma di ristori per la perdita subita nel settore del turismo e delle mancate visite ai musei, oltre che per i mancati ricavi dalle tasse di soggiorno. Anche in tal caso si accende la speranza che da Roma si possa concretizzare uno storno maggiore, tenuto conto che i musei non hanno mai ripreso l’attività a pieno ritmo, e che a tutt’oggi persino gli eventi di Palazzoo Te, dopo un buon avvio, hanno subito una battuta d’arresto.
«La nostra intenzione comunque – prosegue Buvoli – è di utilizzare le maggiori entrate per fare fronte alle gravi perdite delle nostre partecipate. Penso all’Aspef, le cui due Rsa stanno subendo gravi perdite, ma anche all’Aster, dove buona parte delle attività legate al controllo della strada è stata letteralmente ferma», conclude.