Sesso, alcol e rissa: condanne solo per le botte ma sono tutti spariti

MANTOVA Si erano trovati a casa di uno di loro per una serata a fare bisboccia; uno aveva portato anche la sua ragazza e visto che tutti avevano alzato il gomito, compresa anche la giovane, uno degli amici ci aveva provato con lei. Era scaturita una lite con tanto di rissa, e quando erano arrivati i carabinieri erano stati accolti in modo tutt’altro che amichevole. Per questo fatto avvenuto a Ostiglia il 12 febbraio 2015 sono finiti a processo tre rumeni, un 24enne, un 49enne e un 46enne tutti nel frattempo spariti, così come la ragazza che era con loro. I tre erano accusati di rissa, resistenza a pubblico ufficiale e deturpamento della caserma dei carabinieri di Sermide, inoltre solo il 46enne anche di violenza sessuale. Ieri i giudici del collegio del tribunale di Mantova hanno assolto dall’accusa di violenza sessuale per la quale il pm aveva chiesto 4 anni di reclusione, mentre l’avvocato  Anna Maria Peschiera, difensore dei due rumeni più vecchi, ha chiesto l’assoluzione. I tre sono stati invece condannati a pene tra i sei e i sette mesi di reclusione per i reati di rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Motivazioni tra 75 giorni sempre che l’avvocato Peschiera e il suo collega  Matteo Merchiori siano interessati a ricorrere in appello; gli imputati sono tutti irreperibili da tempo così come la vittime, che all’epoca dei fatti non aveva nemmeno sporto querela.