Soffiati, lavoro: “siamo nella quiete prima della tempesta”

MANTOVA Siamo nella quiete prima della tempesta, ma temo che da gennaio vedremo l’inverno”. Per parlare del lavoro che verrà, ha usato le metafore del tempo il segretario generale della Cgil di Mantova, Daniele Soffiati, intervenuto al dibattito sulla questione occupazionale promosso dalla lista civica riformista manTua, che sostiene il sindaco uscente Mattia Palazzi alle prossime elezioni comunali.

È vero che le ultime proiezioni sul PIL e il report della Camera di Commercio relativo al secondo trimestre “forniscono segnali di minor pessimismo”, ma è altrettanto vero che il calo della produzione industriale rispetto allo scorso anno è nell’ordine del 12,9%. Misure sacrosante, dunque, l’estensione della cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti, “necessarie a preservare l’occupazione e a evitare tensioni sociali impossibili da gestire”, ma il salvagente degli ammortizzatori è destinato a cessare la sua funzione. “Da gennaio vedremo le riorganizzazioni aziendali, di cui oggi non riusciamo a calcolare la portata” ha commentato Soffiati.

Per il segretario Cgil, le risorse del Recovery Fund offrono intanto la prospettiva per portare il paese fuori dalla sua arretratezza e per investire su driver fondamentali come l’innovazione, le produzioni non sature, le infrastrutture, l’università e la digitalizzazione.

Posto che le competenze dei comuni nelle politiche occupazionali sono limitate, Alberto Grandi, economista e candidato di manTua, ha evidenziato la necessità, per gli amministratori locali, di individuare fin da ora gli strumenti da mettere in campo in un contesto tanto critico.

Per Mauro Redolfini, capolista di manTua, il comune ha in capo scelte strategiche in materia di infrastrutture e formazione, che generano ricadute sulle imprese e sul lavoro. Secondo l’ex direttore di Confindustria l’attenzione va riportata sul porto di Valdaro e sull’università, con investimenti che assicurino tornaconti positivi al territorio.