Vaccini antinfluenzali: anziani a secco, fin troppi per i bimbi

MANTOVA – A dicembre già iniziato e con la prima nevicata già alle spalle, ci sono ancora anziani e persone fragili in attesa del vaccino antinfluenzale, che li dovrebbe proteggere dalle malattie di stagione.
A monte di questo ritardo c’è il numero esiguo di dosi ricevute dai medici di base, che giocoforza hanno dovuto fare una selezione tra i loro pazienti senza poterli accontentare tutti.
“Ho prenotato oltre un mese fa, ma già tre volte mi hanno rimandato alla settimana successiva” spiega un anziano ultranovantenne.
Ai medici di medicina generale sono state consegnate circa la metà delle dosi annunciate e pare che entro il 15 dicembre sia prevista la fornitura di un altro terzo del totale. Considerato il periodo e la richiesta nemmeno con l’ulteriore infornata di dosi si riuscirà a soddisfare la richiesta che a questo punto potrebbe essere completata nel nuovo anno.
Chiaramente la distribuzione del vaccino è arrivata in ritardo ed ora i medici di base si trovano nelle spiacevoli condizioni di dover dire di no ai pazienti, di rimandare gli appuntamenti e di spiegare che non è colpa loro se il rifornimento delle dosi latita. Una situazione, questa, che mette a dura prova sia i cittadini, che il personale sanitario. Tirano invece un sospiro di sollievo i pediatri che, e questo è uno dei tanti paradossi italiani, si trovano addirittura con un quantitativo di dosi pari al doppio di quello richiesto. Lo spray nasale per i bambini tra i 2 e i 6 anni si trova senza problemi, poiché pare che anche in questo caso la Regione abbia sbagliato l’ordine facendone pervenire una quantità enorme. Viceversa, per quanto riguarda i vaccini per gli adulti, è successo l’esatto contrario. Se in Lombardia si piange non è che nelle altre regioni si possa sorridere: la situazione è in generale quasi la stessa compreso il classico scaricabarile sulle colpe.