Steve Hackett. Cronaca di un concerto perfetto, praticamente scontato

Il chitarrista inglese ha celebrato il suo passato con i Genesis e il suo passato da solista. Il suo presente ha suoni identici.

MANTOVA Steve Hackett incanta Mantova, e non poteva essere altrimenti, come sempre. Un concerto perfetto, dove nulla è stato lasciato al caso o all’improvvisazione. Resta però qualche dubbio riguardo al concerto di ieri sera dell’ex chitarrista dei Genesis: quello che si è sentito qui in piazza Sordello era l’artista Steve Hackett o la sua cover band? Il concerto di Mantova, come il resto della tournée tuttora in corso, è incentrata su due fasi precise della carriera artistica del chitarrista inglese. La prima parte riguarda Hackett solista e a parte un paio di brani dal suo ultimo lavoro, At the edge of light (2019), che poco si discosta dalla sua vecchia produzione, il resto è dedicato a Spectral mornings, il suo secondo album post-Genesis, uscito 40 anni or sono e per questo anniversario celebrato sul palco. La seconda parte è stata invece dedicata all’esecuzione integrale di Selling England by the Pound, uno dei classici dei Genesis prima maniera, quelli di Peter Gabriel e Steve Hackett appunto. Nulla da eccepire sulla qualità dell’esecuzione di questo album storico del 1973; Hackett si è circondato di musicisti più che validi e tra questi ha trovato la quadratura del cerchio grazie a un cantante ottimo imitatore del timbro di voce di Peter Gabriel (e a seguire di Phil Collins); ciò ha portato a un’esecuzione che si potrebbe definire filologica di questo disco, al punto che mancavano solo i rumori della puntina tra i solchi del vinile. Il pubblico, in gran parte over 50, ha dimostrato di apprezzare questa musica che ha riprotato tanti se non tutti ai ricordi della propria adolescenza, abbellita da qualche gioco di luce che ha aggiunto suggestione a una location suggestiva già di suo. Al termine di Aisles of plenty, ultimo brano di Selling England, Hackett ha eseguito Déjà vu, un brano che all’epoca era stato scartato da Selling England (una out-take), e qui reinserito in una sorta di ideale director’s cut di quell’album , come ha specificato lo stesso Hackett, lasciando intendere che la sua decisione di qualche anno dopo di lasciare la band già orfana di Peter Gabriel (Mai più con i Genesis, dichiarò Hackett all’epoca), abbia cominciato a maturare proprio allora. E questa è stata l’unica vera novità di un concerto perfetto al punto da apparire scontato.
Carlo Doda