Uno strepitoso Leo Nucci conquista il Bibiena

MANTOVA  Una serata all’altezza del suo protagonista: il baritono di fama internazionale Leo Nucci ha, infatti, ritirato il premio dedicato al cantante lirico Enzo Dara, – una scultura di Andrea Jori – consegnato dalla moglie Ivana Cavallini, durante l’iniziativa ideata dall’Associazione AmareMantova al Teatro Bibiena.
Nucci ha ricordato Dara come collega e grande amico: dalle esibizioni sui palchi più famosi del mondo, alla tournée a Tokyo, in cerca di pane e di cibo italiano. Le improvvisazioni in Arena durante Il barbiere di Siviglia, la descrizione dell’artista mantovano come personaggio unico e colto. E poi le telefonate a commento dei risultati sul giro d’Italia o di Francia, essendo Nucci appassionato di ciclismo. Momenti che hanno portato autentica commozione. Seguita da due strepitose esibizioni del baritono: “Cortigiani vil razza dannata”, uno dei suoi cavalli di battaglia, dal Rigoletto di Verdi e la struggente “Non t’amo più” di Francesco Paolo Tosti. Applausi, come si suol dire, da far venir giù il teatro. Ad accompagnare al pianoforte Leo Nucci è stato Michelangelo Rossi, scelto sul momento tra i musicisti nel pubblico, che ha perfettamente supportato lo stile dell’artista, dalla voce limpida e possente. Utilizzata sempre con misura sapiente e assoluta. Alla soglia, lo ha sottolineato lui stesso, degli 82 anni.
Ad aprire l’evento, dando il benvenuto ai numerosi spettatori, sono stati l’assessore comunale Andrea Caprini e il consigliere provinciale con delega alla Cultura Mattia Di Vito, seguiti da Angelo Goffredi, presidente di AmareMantova, realtà che ha organizzato l’attuale edizione, l’undicesima, di “MantovaIncanto”: un multi evento, durante il quale è stato eseguito un emozionante Requiem KV 626 di Mozart per soli, coro e orchestra.
Sul palco l’orchestra Euthaleia, composta da musicisti professionisti tra i 18 e i 25 anni, diretta dal venticinquenne Sebastiano De Salvo, con la partecipazione, oltre allo stesso Goffredi, del soprano Elena Di Marino, del mezzosoprano Eleonora Filipponi e del basso Lorenzo Ziller. Con i cori “Vincenzo Gianferrari” e “Anzolim de la Tor” , coordinati da Ivo De Ros e da Giuseppina Parisi. Ilperf