Europee, Tajani “Votare Ppe per far contare l’Italia, mai con Le Pen”

ROMA (ITALPRESS) – Chiede agli italiani di votare, sabato e domenica, “per far contare di più” il nostro Paese in Europa, “ormai indispensabile”. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo spiega in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress. E da leader di Forza Italia spinge il Partito Popolare Europeo, “di cui noi siamo la sezione italiana. Siamo europeisti, l’Europa è figlia della cultura di De Gasperi e don Sturzo. Questa è la nostra visione, il PPE dà le carte”. Il futuro presidente della Commissione UE secondo Tajani sarà popolare. “Per contare in Europa bisogna essere nel PPE, chi sceglie Forza Italia sceglie di contare più in Europa”, ripete il vicepremier, assicurando che non farà mai alleanze con Le Pen.
“Il mio progetto è costruire una maggioranza con popolari, liberali e conservatori – assicura -: una maggioranza di centrodestra. E’ la stessa che ho guidato nel 2017 da presidente del Parlamento UE. Non possiamo fare alleanze con Le Pen perchè ha una visione politica diversa: vuole uscire dall’alleanza Nato, è contro l’unione energetica. E’ questa la soluzione? Io dico di no. Bene hanno fatto però a espellere Afd”.
Nella visione europeista, Tajani sogna “una politica estera più forte e unica, con una difesa europea che sia guidata da un commissario alla difesa con un percorso per arrivare ad un esercito comune. Anche all’interno della Nato serve più Europa, non possiamo chiedere sempre agli Usa di farci da ombrello”. Sulla politica internazionale conferma il veto all’uso delle armi fuori dai territori ucraini attaccati e appoggia il cessate fuoco chiesto dagli Usa a Gaza.
Delicata anche la lotta al cambiamento climatico. In Europa serve la terza via, consiglia Tajani. “Bisogna combattere il cambiamento climatico senza fare scelte dannose che provocano la perdita di posti di lavoro. Servono moderazione e idee”.
Il segretario di FI sottolinea la necessità su “un’inversione di tendenza su politica industriale e della crescita. Ci si è concentrati molto sul green, serve un cambiamento netto con proposte, creando nuovi posti di lavoro attraverso innovazione e ricerca”.
Secondo Tajani “bisogna abbattere la pressione fiscale arrivando a un’armonizzazione”.
Sui migranti chiede uno sforzo comune. “E’ un grande tema europeo – afferma – il piano Mattei da solo è una parte importante ma non basta. Bisogna affrontare con determinazione la questione africana come stiamo facendo noi come governo”.
Sulle questioni nazionali, occhi puntati sulle liste d’attesa in sanità. “Una vera e propria piaga”, sostiene Tajani. “Continuiamo a combatterla ancora oggi. Il governo ha preso il toro per le corna, nessuno se ne era mai occupato con tanta determinazione. C’è un decreto per risolvere un problema annoso”.
Intanto vede la luce la riforma sulla giustizia, “che non offende i magistrati ma ne esalta il ruolo. La riforma è fondamentale anche perchè dà certezze agli investitori. La nostra giustizia ora è una lumaca, così gli investitori fuggono”, conclude Tajani.

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