Controllo cinghiali e peste suina: 89mila euro dalla Regione

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MANTOVA – Ammontano a 89.200 euro fondi, su un totale di 725mila euro, stanziati da Regione Lombardia a favore della provincia di Mantova come contributo per lo svolgimento delle attività di controllo del cinghiale e prevenzione della diffusione di PSA-Peste Suina Africana. È quanto previsto da una delibera approvata dalla giunta su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, con il concerto dell’assessore alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa. A Mantova saranno destinati 89.200 euro;

«L’impegno della Regione contro il diffondersi della PSA – dichiara l’assessore Beduschi – è costante e a poco valgono le polemiche di chi vorrebbe ricondurre l’emergenza a falle nelle procedure di biosicurezza negli allevamenti di suini. Se queste ci sono state è doveroso richiamare tutti gli operatori a seguire scrupolosamente quanto previsto per evitare l’ingresso del virus, ma è indubbio che questo sia trasmesso dal cinghiale, una specie infestante che in questi anni è proliferata in Italia anche grazie ad atteggiamenti permissivi. Il risultato di questo ‘buonismo’ – ribadisce Beduschi – lo si vede in molte delle nostre città, dove ormai questi animali si spingono sempre più spesso. Per questo vanno fermati con adeguate politiche di depopolamento, come previsto dal Piano Nazionale predisposto dal commissario straordinario, Vincenzo Caputo».
Con queste risorse gli enti locali potranno, tra l’altro, indire gare per affidamento delle attività di controllo a ditte specializzate, acquistare e noleggiare attrezzature come visori, trappole, carabine e gestire le carcasse di cinghiale, principale vettore del virus PSA che, va ribadito, non è assolutamente pericoloso per l’uomo. «Questi fondi – conclude Alessandro Beduschi – potranno finanziare nel prossimo biennio le attività delle Polizie provinciali, che si potranno avvalere anche di operatori privati e ditte specializzate. Si tratta di rafforzare le azioni di depopolamento del cinghiale per cercare di contenere la diffusione del virus della PSA a salvaguardia del patrimonio suinicolo regionale».

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