Il Pot guarda al futuro: a breve i lavori e 14 nuovi posti letto

Il sindaco Torchio
Il sindaco Torchio

BOZZOLO – Il Natale porta in dono al Pot di Bozzolo importanti novità: in arrivo 14 nuovi posti letto. Lieta novella cui si aggiunge la comunicazione da parte del direttore generale dell’Asst di Mantova Raffaello Stradoni dell’imminente partenza dei tanto attesi lavori, probabilmente già in primavera.
Sono giorni importanti al Pot don Primo Mazzolari di Bozzolo, dove proprio in questo periodo il parroco che dà il nome all’ospedale è ricordato con una speciale mostra fotografica. A portare speranze e positività per il futuro del presidio ospedaliero è il direttore generale dell’Asst di Mantova che proprio recentemente, complice una visita al nosocomio, ha annunciato l’inizio dei lavori da tempo annunciati e tanto attesi da cittadini ed istituzioni: l’ufficio tecnico, a detta di Stradoni, starebbe, infatti, definendo gli ultimi dettagli con la ditta incaricata per l’inizio degli interventi.
Buone notizie a cui se ne aggiunge un’altra: l’arrivo di quattordici nuovi posti letto per il reparto di sub acuti che aumenterà così l’attuale disponibilità di venticinque letti. Un ampliamento che si traduce nell’occupazione, da parte del reparto, anche dell’ala che si estende proprio di fronte a quella attuale e nell’arrivo di nuovo personale, che già si starebbe cercando.
Ma se, da un lato, l’incontro con Stradoni è stato l’occasione per fare importanti annunci, dall’altra, sono state avanzate anche proposte e sogni per il futuro con il sindaco Giuseppe Torchio che ha preso in considerazione l’ipotesi di incrementare la collaborazione con l’Ail – Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma – di Mantova che sostiene da anni la presenza di un medico ematologo presso l’ospedale per circa 3mila euro al mese, compresa la formazione di quattro operatori, un medico, due infermieri ed un coordinatore infermieristico. Medico il cui operato andrebbe suddiviso tra assistenza domiciliare dei pazienti onco ematologici ed attività assistenziali presso l’unità operativa ospedaliera. Prevista, inoltre, la dotazione di software Infinicy + per la diagnosi precoce di leucemie e mielomi.
Sanità al centro dunque e, in quanto tale, non poteva essere omesso un pensiero al centro medico San Restituto che, complice la partenza del Pot, ha visto nei mesi scorsi il trasferimento dei medici di base dal centro all’ospedale. Un problema, questo, che l’amministrazione comunale – come più volte detto – punta a superare con un apposito avviso pubblico per assegnare la gestione del San Restituto.
Nota a parte, poi, per il Consultorio familiare – anche questo, in estate, al centro della cronaca per la sua possibile chiusura, poi rientrata – che ha perso il ginecologo e dimezzato le ostetriche: perdite cui si aggiunge quello dell’assistente sociale, che il prossimo anno andrà in pensione. Aspetti alla luce dei quali è stata chiesta una sostituzione dell’organico. (v.g.)