Sabbioneta piange suor Innocenza: “Sempre gioviale e disponibile “

SABBIONETA – Nelle ultime settimane la comunità pastorale che riunisce le quattro parrocchie di Sabbioneta è stata colpita da un lutto che ha lasciato sgomenti e afflitti i fedeli. Suor Innocenza (al secolo Antonietta Casanova De Marco), delle domenicane della Beata Imelda che hanno aperto una casa presso il santuario di Vigoreto, è tornata improvvisamente alla casa del Padre.
Accasciatasi a terra il giorno di S.Lucia, è stata ricoverata d’urgenza al Poma di Mantova, ma nonostante tutti gli sforzi fatti dai medici è deceduta nelle 48 ore successive. «La comunità delle religiose – afferma la superiora suor Valeria – è rimasta edificata dal comportamento dei medici e del personale sanitario dell’ospedale di Mantova. In un giorno ci hanno chiamato cinque volte per avere e dare informazioni sullo stato di salute della nostra consorella. Si sono prodigati fino all’intentabile, operando tutto quello che potevano, informandoci sempre con molta correttezza, senza illudere nessuno, ma con molta umanità, comprensione e attenzione».
Anche la madre provinciale di Bologna è stata accolta dalla struttura con molta cordialità, senza porre ostacoli o limitazioni alla sua presenza a fianco di suor Innocenza.
Suor Innocenza era nata nel bellunese, a S. Pietro di Cadore, 83 anni fa, nel 1939. Entrata nella Congregazione a Bologna all’età di 24 anni, si era impegnata soprattutto nell’educazione dei giovani e nella scuola in varie case del Veneto. A Sabbioneta era arrivata da Trissino (VI) tre anni fa, poco dopo suor Valeria e suor Giuliana, conquistandosi subito l’affetto dei parrocchiani per il suo carattere gioviale, aperto e disponibile.