Scuola verde a Cerese: gli alunni diventano coltivatori e pittori

CERESE (Borgo Virgilio) – Ancora una volta il comprensivo di Borgo Virgilio si distingue per i progetti di green school, tesi a sensibilizzare, in studenti, genitori, insegnanti e cittadinanza, la comprensione delle sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla sostenibilità dei processi di sviluppo, favorendo l’acquisizione di buone pratiche e stili di vita sostenibili.
L’ultimo si è appena concluso nella scuola dell’infanzia Cerese 1 e insieme ai piccoli alunni sono stati coinvolti nel ruolo di “tutor” anche gli studenti delle vicine scuole medie. Un metodo sperimentale in cui l’entusiasmo dei bambini e la responsabilizzazione dei più grandi ha portato alla creazione di un orto e un murale che è stato ribattezzato “Germogliart”.
«I bambini hanno sviluppato la biodiversità realizzando e curando un vero orto didattico. Le piantine – spiega l’insegnante d’arte e supervisore del progetto Raffaella Garosi – sono state scelte con cura in base alla stagionalità e poi annaffiate con l’acqua piovana raccolta. Prendersi cura delle piante ha fatto sì che i bimbi arrivassero a stabilire un contatto con la terra profondo, creando così le basi per un futuro di sostenibilità e di rispetto. La loro bellissima opera, caratterizzata da alberi di fantasia, già da qualche giorno si può ammirare all’ingresso della scuola».
Soddisfatta della riuscita del progetto, al pari della referente di plesso Cristina Malavasi, si è detta Alessandra Pinzello, docente e testimonial della scuola d’infanzia Cerese 1: «Doveroso ringraziare i tanti attori coinvolti in questa iniziativa, a partire dal Comune dì Borgo Virgilio, e in particolare dal vicesindaco con delega all’istruzione Elena Dall’Oca, dalla dirigente scolastica, dall’azienda agricola “La Maldura”, dal Centro Esagonale delle Api e ovviamente dalla prof Garosi e dalle docenti delle medie che hanno dato l’ok alla partnership».
Per la realizzazione del murale i piccoli alunni sono stati accompagnati e guidati da un gruppo di studenti delle classi 3A, 3C e 2D della scuola media di Cerese.

Matteo Vincenzi