Sindaci pro decreto sicurezza: “Chi lo osteggia tifa per il caos”

Gazzani critica i colleghi ribelli

sindaco gazzani
Il sindaco Gazzani

CASTELBELFORTE Anche il primo cittadino di Castelbelforte,  Massimiliano Gazzani , ha sottoscritto il documento che centinaia di sindaci hanno inviato al presidente dell’Anci  Antonio Decaro  in risposta alle recenti esternazioni dei colleghi di Palermo,  Leoluca Orlando , e Napoli,  Luigi De Magistris  contro il decreto sicurezza appena approvato in Parlamento. Con Gazzani hanno firmato gli altri sei sindaci mantovani del Carroccio e quelli delle coalizioni di centrodestra e delle varie liste civiche. «Anche da un piccolo Comune come il nostro deve partire un messaggio forte e chiaro all’Anci, che ha il dovere di ascoltare tutte le posizioni, ma allo stesso modo di non prestarsi a strumentalizzazioni delle solita parte politica che incredibilmente sceglie di osteggiare il nuovo decreto sicurezza dimostrando così di “tifare” per il caos». Gazzani, leghista della prima ora e sindaco per più mandati di Castelbelforte, si accoda a tutti quei colleghi che negli ultimi tempi hanno avvertito un indebolimento nel dialogo e nel dibattito che ha sempre contraddistinto l’azione dell’Anci. «Sentire sindaci di città importanti che invitano alla disapplicazione del decreto sicurezza è irrispettoso nei confronti di tutti quei cittadini che sono stati abbandonati dalle istituzioni – ha proseguito Gazzani -. Dal Viminale è finalmente arrivata una risposta concreta, ragione per la quale l’Anci dovrebbe farsi carico della sensibilità di tantissimi sindaci di piccole e grandi località italiane che guardano al decreto sicurezza come a un necessario, e da tempo auspicato, strumento normativo che ha favorito un cambio di paradigma rispetto alla questione dell’accoglienza indiscriminata». Ed è proprio l’accoglienza uno dei contenuti focali del decreto Salvini, principio che Gazzani reputa «giusto e condivisibile». Indubbiamente la gestione dell’immigrazione in questi ultimi anni ha aumentato il senso di insicurezza e il disagio sociale dei cittadini. Ciò nonostante certi sindaci sembrano rimpiangere i bei tempi andati sull’immigrazione. La cancellazione dei flussi programmati e l’equiparazione tout court tra rifugiati e migranti economici ha prodotto conseguenze che era doveroso contrastare agendo alla radice di quella equiparazione. «Adesso i sindaci hanno finalmente l’autorità di verifica sui centri di accoglienza del territorio – ha aggiunto Gazzani -. In più finisce l’obbligo di rilasciare residenze e cittadinanze facili a cittadini stranieri che poi puntualmente sparivano. Ben venga, dunque, un provvedimento che va nella direzione di accogliere solo ed esclusivamente chi ha diritto e chi rispetta le regole».

Matteo Vincenzi