SUZZARA – La minoranza si centrodestra, che alle elezioni di 20 giorni fa è stata scavalcata dal centrosinistra di soli 141 voti, insiste e chiede che presidente del consiglio comunale sia il giovane ingegnere Manjot Singh, che siede in consiglio nel Pd.
“Nel corso del primo consiglio – recita una nota di Consenso Civico, FdI, Suzzara Davvero e Ci Siamo Suzzara – che ha visto l’insediamento della nuova giunta e dei neoeletti consiglieri, non è passato inosservato quanto accaduto in merito alla non-elezione del presidente del consiglio. Mai come quest’anno l’esito elettorale è stato incerto: i sei consiglieri di minoranza rappresentano il 49% dei suzzaresi che, in una seppur variegata offerta politica, hanno evidenziato la voglia di cambiamento che la maggioranza non può ignorare. È per questo motivo che nelle settimane scorse, durante un’interlocuzione avuta con l’autoproclamatosi capogruppo del Partito Democratico, è stata avanzata la richiesta di cedere alla minoranza la presidenza del consiglio comunale. Questo avrebbe rappresentato un importante passaggio nell’ottica di quella che la maggioranza stessa definisce “La Suzzara che unisce”. La richiesta però – prosegue la minoranza – è stata declinata in favore di Raffaella Zaldini, già assessore e figura storica della sinistra suzzarese. In un’ottica di condivisione costruttiva, le minoranze in maniera compatta hanno proposto, nel corso della prima seduta, l’attuale presidente pro tempore, e consigliere comunale del Pd Manjot Singh.
“Si vuole sottolineare – prosegue la nota – che la proposta di Singh non è una boutade, ma una proposta oculata e ponderata per più motivi. Sicuramente il consenso riscosso nelle urne è rilevante: 181 preferenze hanno decretato Singh come il più votato della maggioranza. Il curriculum di Singh, ingegnere per un’importante azienda della città, rappresenta una garanzia di preparazione ed effettiva integrazione che, unitamente alla sua giovane età permette di credere che possa essere una figura super partes. Come minoranza – conclude la nota – rimaniamo con fermezza sulla proposta di Manjot Singh dimostrando, si crede, la disponibilità a collaborare senza arroccarsi su posizioni ideologiche. Ci auguriamo che la maggioranza possa comprendere la buonafede della nostra proposta”.