Coraggio e combattività sono le qualità del Terrier

Per scoprire qual è il cane che fa per noi continuiamo con l’analisi dei gruppi ENCI che ci offrono una panoramica generale dei caratteri e delle motivazioni primarie di una determinata tipologia di cani.
Le razze canine che conosciamo oggi infatti sono frutto di un’attenta selezione artificiale che ha mirato ad esaltare per ciascuna delle caratteristiche peculiari fondamentali per la loro utilità.
Ripassiamo velocemente il concetto di “razza” prima di approfondire il terzo gruppo cinofilo, quello dei Terrier.

Voglio citare un tratto del libro “Zoognostica generale” di Franco Bonetti relativamente a cosa si intende per “razza canina”:
«un insieme di individui che, avendo in comune un particolare patrimonio ereditario, presentano tra loro la maggiore omogeneità di caratteri biologici trasmissibili ai discendenti» «il concetto di razza è dunque fondamentalmente biologico e riposa sul fenomeno della trasmissibilità dei caratteri che la contraddistinguono»

Terrier è il termine con il quale si definiscono alcune razze canine selezionate per la caccia agli animali selvatici in tane sotterranee e, in generale, per la cattura di piccoli mammiferi come topi e ratti definiti nocivi. Il nome deriva infatti dal latino terra, proprio per questa loro predisposizione.
Pur essendo difficile stabilire quali siano le esatte origini dei terrier, si ipotizza che derivino da antiche razze mediterranee come il Maltese. Si pensa che furono gli antichi Romani a portarli in Inghilterra per la prima volta. Qui, nel corso del Settecento, si cominciò a selezionarli a scopo venatorio nei territori sotto il dominio della Corona britannica.

Quali sono quindi questi caratteri genetici tipici del terrier? Scopriamo insieme nel video dello staff di Corte Tosoni.