Dalla Cina una turbina eolica da record

Foto di Steve (steppinstars-3941) da Pixabay

Le opere di ingegneria estrema stanno diventando la norma nel settore dell’eolico in mare aperto. Dotato di pale di 140 metri e un’area pari di oltre 10 campi da calcio ad ogni rotazione, la cinese MySE 18.X-28X costruita da di MingYang sarà la più grande turbina eolica mai costruita.

Questo gigante eolico promette di spingersi oltre la soglia di generazione dei 18 MW: considerando una velocità media del vento di 8,5 m/s (30,6 km/h), MingYang prevede che produrrà 80 GWh di energia all’anno, “sufficienti a rifornire 96.000 residenti”. Inoltre il progetto è stato dimensionato in modo da affrontare “le condizioni oceaniche più estreme”, compresi i tifoni di livello 17 con velocità del vento superiori a 200 km/h.

La domanda sorge spontanea: perché prendersi la briga di costruire turbini così grandi? Ovviamente, aumentando l’area spazzata della ventola si aumenta la porzione di cielo da cui si raccoglie l’energia e si aumenta il rendimento complessivo. Ma, cosa forse ancora più importante, i parchi eolici devono essere pensati nel loro complesso, in particolare quelli marini. Uno dei costi maggiori di un’installazione offshore è infatti il lavoro necessario sul fondo del mare per ancorare saldamente le turbine: installare meno turbine ma più potenti può ridurre i costi di installazione e, in ultima analisi, il costo dell’energia prodotta.

“Rispetto all’installazione dei modelli da 13 MW”, si legge in una dichiarazione di MingYang “la maggiore potenza di MySE18.X-28X consentirebbe di ottenere un parco eolico da 1 GW con 18 unità in meno, tagliando così i costi di costruzione di 120.000 – 150.000 dollari al MW”.

A questo futuro gigante del mare non resta che augurare vento in poppa, anzi in pala.