Medole – Il Comune spariglia le carte: ”Piazzola ecologica? Vedremo”

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Medole L’area di via Cà Morino che tutti pensano diventerà, un giorno o l’altro, la piazzola ecologica e centro di raccolta del paese? Potrebbe anche diventare tutt’altro, senza alcuna attinenta con la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Ad annunciarlo è il vicesindaco Luca Vivaldini, che spiega come il Comune stia valutando il da farsi anche in base ai costi previsti.
L’annuncio arriva dopo che alcuni giorni fa i due gruppi di minoranza avevano attaccato l’amministrazione comunale proprio sul tema dei rifiuti. Da parte delle opposizioni infatti era arrivato l’appello affinché gli interventi per il completamento dell’area di via Cà Morino vengano completati in tempi quanto più possibile brevi, così da avviare il centro di raccolta. La questione aveva preso le mosse dopo che con l’inizio di dicembre è cessato il servizio di raccolta di sfalci e ramaglie.
«In realtà – spiega Vivaldini – non è assolutamente detto che quell’area diventi un centro di raccolta come tutti si aspettano ormai da anni: come amministrazione comunale stiamo valutando come procedere. Anzitutto i lavori sono appena all’inizio: sono stati installati alcuni piloni e una parte della copertura. Nulla di più. Ne consegue che sere parecchio denaro per completare l’opera. E poi anche per allestire un centro di raccolta servono parecchi foni e non è detto a questo punto che il gioco valga la candela. È bene essere onesti con i cittadini: quell’area potrebbe sì diventare una piazzola ecologica, ma anche no. Si vedrà in futuro».
Poi da parte di Vivaldini arriva anche un attacco agli esponenti delle minoranze: «Non vi è un limite al peggio, e mi riferisco al consiglio dello scorso 20 ottobre quando una volta di più la consigliera indipendente Ermanna Aldrovandi si è dimostrata in completa sintonia con il resto delle minoranze, con le quali fino ad una manciata di mesi fa non aveva nulla a che spartire. La nostra amministrazione comunale viene continuamente messa sotto accusa quando in realtà stiamo lavorando e portando avanti progetti per il bene di tutta la comunità. Non solo: dalle minoranze è arrivato anche un sostegno delle multinazionali della produzione della carne sintetica, dimenticandosi di quanto sia basilare e vitale per le nostre zone la produzione di carne nel rispetto di regole e leggi».