Calcio Serie C – Mantova, la “cura Galderisi” esalta anche i singoli

Vincenzo Silvestro
Vincenzo Silvestro

MANTOVA I numeri non mentono e per Galderisi parlano da soli: 11 punti in 6 partite, media superiore a quella di Lauro e Mantova addirittura al decimo posto. Ma, oltre alla squadra, della “cura Nanu” hanno beneficiato anche alcuni giocatori dapprima relegati in ruoli marginali ed ora rimessi al centro della scena. Di loro qui parliamo e l’elenco non può che partire da Vincenzo Silvestro.
Per il bravo “Gatto”, sempre apprezzatissimo dai tifosi, l’arrivo di Galderisi è stato un toccasana: da collezionista di panchine (6 presenze e minutaggio risibile con Lauro) è tornato ad essere protagonista come ai tempi della D. Tutto è cambiato nel quarto d’ora finale di Vercelli, prima partita di Galderisi: buttato nella mischia per accrescere la spinta offensiva (il Mantova perdeva 1-0), ha fornito l’assist dell’1-1. Guadagnandosi la maglia da titolare per la gara successiva col Legnago, nella quale è risultato tra i migliori in campo. Silvestro ha ritrovato continuità e si è confermato ad alti livelli anche nell’ultima partita vinta contro il Trento. Insomma, un recupero importante per un giocatore che si aspettava sicuramente di più dal suo ritorno al Mantova, ma che non si è mai perso d’animo quando non veniva impiegato. Come ha raccontato in una recente intervista alla Voce, per lui giocare tre minuti o 90 non fa differenza: l’impegno è sempre massimale. E per le lamentele non c’è posto. Quale allenatore non firmerebbe per avere uno così nello spogliatoio?
Un’altra rinascita – o consacrazione – è quella di Enrico Piovanello. Che già con Lauro aveva mostrato segnali incoraggianti, sprazzi di talento magari da disciplinare ma comunque interessanti. Con Galderisi, l’ex Padova sembra aver guadagnato quel che a tratti gli mancava: la concretezza. Il tutto senza perdere la proverbiale dinamicità. “Nanu” lo ha sempre schierato titolare tranne che nell’ultima partita, in cui è subentrato risultando comunque tra i migliori in campo.
Anche Luca Paudice sta beneficiando dei consigli paterni dell’allenatore. Certo in area di rigore dovrebbe incidere di più, ma i progressi sono comunque evidenti e chissà che non possano presto accrescere il bottino dei gol (al momento fermo a 2).
Galderisi ha recuperato pure Matteo Pinton, non molto impiegato nella prima parte di campionato. E ha ridato smalto a Matteo Gerbaudo, tornato ad esprimersi ad alti livelli dopo una fase di appannamento. Il recupero più sensazione rimane comunque quello di Gaetano Monachello, ma qui i meriti vanno divisi equamente tra il tecnico e lo stesso giocatore: bravo Galderisi a farlo sentire da subito cruciale nello scacchiere biancorosso; bravo Gaetano a ripagare la fiducia e spazzare via in un attimo i 9 mesi di inattività. Idem Mirko Bruccini, inseritosi più velocemente del previsto nei nuovi schemi. All’appello manca l’ultimo rinforzo del mercato invernale: Elia Galligani, finora impalpabile. Ma il talento non gli manca, dunque verrà anche il suo momento. Recuperarlo e valorizzarlo sarà la prossima missione di mister Nanu.