Calcio Serie D – Finocchio: “Mantova, torneremo tra i prof”

Francesco Finocchio
Francesco Finocchio

Mantova Per lui è la prima volta in Serie D, dopo una carriera in C (oltre 150 partite), una fugace esperienza in B (4 presenze col Trapani) e una stagione in Slovenia. Ma in quarta serie,  Francesco Finocchio non ha intenzione di rimanerci molto. «Giusto un anno – dice – . Ho accettato di scendere per la prima volta in Serie D, ma l’ho fatto in una società che della D non ha nulla. A livello di staff, struttura, seguito. Ora tocca a noi: vogliamo riportare il Mantova tra i professionisti, dove merita di stare».
Mamma brasiliana, 27 anni, nativo di Caserta, Finocchio ha debuttato nell’amichevole di Suzzara, giocando anche uno spezzone del Memorial Cappelletti: «Sono in rodaggio – ammette – . Nella seconda parte dell’ultima stagione, per motivi familiari, ho giocato molto poco. E quest’estate mi sono allenato a Coverciano con gli svincolati. È logico che non sia ancora al massimo. Ma sto lavorando per arrivarci il prima possibile. Le prime sensazioni sono positive: sono arrivato in un’ottima società e in un gruppo in gamba, che ha un obiettivo importante. Ci sono tutti i presupposti per centrarlo, quell’obiettivo». Finocchio non ha difficoltà nel nominarlo: «Vogliamo riportare il Mantova tra i professionisti. E fin da domenica dovremo dare il massimo».
Francesco rivela che la trattativa con l’Acm è stata rapidissima. «Si è risolto tutto in pochi giorni – spiega – . Da entrambe le parti c’era la voglia di chiudere e così è stato». Chi ci ha messo una buona parola è stato  Cristian Altinier: «Sì, ho giocato con lui a Padova – conferma Finocchio – e sono felice di ritrovarlo qui. Lui mi ha parlato benissimo di Mantova. Io spero di fargli molti assist».
Tecnicamente, l’italo-brasiliano si descrive così: «Sono una punta esterna, ma posso giocare anche come trequartista o mezzala. Mi ritengo un giocatore abbastanza duttile». Non ha molta confidenza col gol: non ha mai superato le 4 reti stagionali e negli ultimi due anni, col Renate, ha fatto centro soltanto una volta. Eppure al Martelli ha già fatto un figurone. Correva l’anno 2016, giocava nel Padova, e una sua doppietta fece annaspare il Mantova allenato da  Javorcic (finì 3-1 per i veneti). «Mi ricordo molto bene quella partita – dice – . Anche perchè era molto sentita da entrambe le tifoserie e giocare al Martelli fa sempre un certo effetto. Ero arrivato a Padova da una settimana e arrivò questa bella doppietta (il terzo gol, per la cronaca, fu proprio di Altinier,  ndr). Diciamo che so come segnare al Martelli  (ride). E farò in modo che capiti anche quest’anno».