Sodano non si candida nel 2020 però farà il “grande tessitore”

Il primo incontro pubblico di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia

MANTOVA Domanda secca:  Nicola Sodano ha intenzione di ricandidarsi nel 2020 per le comunali? Risposta secchissima: «No, e se si vuole, andiamo da un notaio a metterlo per iscritto».
Cadono insomma molte delle attese che sinora costituivano alcune fra le pochissime certezze riguardo alle strategie che il centrodestra pareva avesse in animo di sviluppare l’anno prossimo, quando il sindaco uscente  Mattia Palazzi tenterà il bis in via Roma, e sul fronte opposto si intravedeva la possibilità di opporgli un nome di peso, se non altro per il fatto che il candidato non sarebbe nuovo a questa esperienza. Ma l’interessato declina evidentemente l’invito, che pure da più parti gli è stato rivolto. L’esperienza nata nel 2010, quando sorprendentemente il centrodestra capeggiato da Sodano ebbe la meglio sul sindaco uscente del Pd  Fiorenza Brioni si è chiusa per lui alla fine di quel mandato. Ora tocca ad altri.
Ma non si tratta, commenta l’ex sindaco, di un prepensionamento dalla politica. Anzi, quello che intende svolgere in questa fase di studio è esattamente l’opposto: dare un contributo al suo partito e all’intera coalizione per dimostrare che lo spazio di riscatto sul vittorioso centrosinistra di Palazzi c’è. E lo si potrà dimostrare, a suo dire, partendo dalle analisi critiche di questo mandato. L’associazione “Avanti per Mantova”, fondata da Sodano, si troverà venerdì per seguire analiticamente fatti e non fatti, promesse e “favole”, sui quali interverranno i massimi esponenti provinciali dei tre partiti del centrodestra. Sotto la lente il triennio 15-’18, che a detta di Sodano non è affatto positivo.