VIADANA Vigilia di gara per il Rugby Viadana. Domani i ragazzi di German Fernandez affrontano allo Zaffanella il Colorno (ore 16), in un derby che presenta tanti motivi di interesse. Primo fra tutti la direzione di gara, che è stata affidata per la prima volta nel massimo campionato a una donna, Clara Munarini di Parma. Tanta è la voglia dei gialloneri di ritornare al successo – quello interno manca dal recente recupero con le Fiamme Oro – e di cancellare la beffarda sconfitta casalinga della scorsa stagione. In notturna rivieraschi in netto vantaggio, poi raggiunti, superati e sconfitti. Voglia di riscatto però anche per il Colorno degli ex Ceresini, Chiappini e Marco Silva (oltre a Samuele Pace, tecnico dei tre quarti, e al diesse Pietro Travagli). All’andata gli emiliani furono battuti sul campo, poi anche a tavolino perché schierarono quattro stranieri e non tre come da regolamento. Inoltre furono penalizzati di quattro punti, con Viadana che conquistò pure il bonus. Aggiungiamo anche la squalifica di Chibalie per un brutto fallo sul giallonero Inaki Mateu e quella di Adolfo Caila per tre mesi per un brutto colpo a Chiappini. Oggi sicuro assente proprio il seconda linea. Al suo posto, come sabato, dovrebbe giocare Alberto Grassi , che afferma: «Faccio subito un “in bocca al lupo” all’arbitro per la partita. In campo dobbiamo essere disciplinati. La troppa indisciplina porta a prendere cartellini gialli e calci contro e non riesci a giocare come vorresti. Sabato col Mogliano è stata annullata la meta a Ciofani che ci avrebbe consentito di vincere. Rivista meglio l’azione, nelle immagini televisive si è notato prima della meta un passaggio in avanti. Ora dobbiamo pensare al Colorno, deciso a rifarsi dalla “doppia” sconfitta dell’andata. Noi invece vogliamo cancellare il ko interno della scorsa stagione. Dopo il Colorno ospiteremo la Lazio. Il nostro obiettivo è vincere le due sfide centrando quanti più punti possibili, per chiudere poi il torneo a Mogliano: siamo ancora in corsa per il quinto posto e ci batteremo fino alla fine per conquistarlo. E’ alla nostra portata».