Presepio alternativo quello realizzato a Bellaguarda e dedicato agli “ultimi”

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BELLAGUARDA –  Fra i presepi più singolari realizzati nei paesi della zona Oglio Po spicca sicuramente quello di Bellaguarda, piccola ma dinamica frazione di Viadana. Quello realizzato quest’anno è dedicato agli ultimi e non nasce dall’idea di qualche volontario, ma è ispirato direttamente dal Piano Pastorale della Diocesi di Cremona. Si tratta di costruire la casa dell’accoglienza: l’impegno dei cristiani deve essere l’ospitalità verso gli ultimi, la compassione e la fraternità, come sottolinea Luigi Gardini, che con tutta la famiglia è da sempre impegnato nel sostenere le attività parrocchiali. E allora ecco che il presepe è formato da attrezzature e strumenti che si utilizzano normalmente per la costruzione di un edificio, come cemento, gru, cazzuole, arnesi da muratore e mattoni, disposti tutto intorno alla capanna. Sul cantiere, appese “nel cielo”, ci sono le mongolfiere realizzate dai bambini delle scuole materne, con l’immagine del loro volto e frasi che auspicano la pace e il volersi bene. <Il presepe – afferma Gardini – vuole sottolineare l’impegno concreto a cui è chiamato il cristiano, perché la fraternità non si può proclamare solo a parole, ma va accompagnata con l’impegno e con azioni concrete>>. Vale la pena andarlo a vedere.