Ristorazione, intrattenimenti e servizi turistici: la Finanza scova 10 lavoratori in nero

MANTOVA Nell’ambito del rafforzamento degli interventi volti al contrasto del sommerso da lavoro e relative manifestazioni di illegalità economico-finanziarie, il Gruppo della Guardia di Finanza di Mantova ha eseguito, nel fine settimana, specifiche attività di servizio dedicate, con la constatazione di  10 lavoratori completamente “in nero”. Interessati settori ristorazione, intrattenimenti e servizi turistici. Conseguentemente, sono scattate le relative sanzioni, in materia di lavoro, ex art. 3, 3° comma del Decreto Legge n. 12/2002 e successive modificazioni nonché, atteso il superamento della soglia del
10% di lavoratori “in nero”, apposite segnalazioni, agli Uffici Territoriali del Lavoro, per i connessi provvedimenti di sospensione delle attività, ex art. 14 del Decreto Legislativo n. 81/2008. Per  2 lavoratrici “in nero”, soggetti stranieri, risultate prive del permesso di soggiorno, sebbene regolarmente presenti sul territorio nazionale in forza di un visto turistico, prevista, altresì, la fattispecieaggravata, ex art. 22, 12° comma del Decreto Legislativo n.286/1998. Dall’inizio dell’anno, sono n. 130 i lavoratori “in nero” ovvero “irregolari”, scoperti dalla Guardia di Finanza di Mantova. Sul tema, il “lavoro nero” è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati e consente una competizione sleale con le imprese oneste.
Vieppiù, il sommerso pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura”, sia fiscali, sia organizzativi e, nondimeno, del lavoro, per massimizzare i profitti ed ottenere vantaggi competitivi impropri. Contrastare simili forme di evasione, fiscali e contributive, vuol dire orientare le prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese, non ultimo favorendo una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i Cittadini, della serie “pagare tutti per pagare di meno”. La Guardia di Finanza, quale polizia economico-finanziaria, è sempre attenta, per cercare di far fronte,  e ancor prima cercando di prevenire, nella loro globalità, tutti quei fenomeni che costituiscono ostacolo alla crescita ed alla realizzazione di un mercato, pienamente concorrenziale, su cui basare lo sviluppo  di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno, anche a tutela degli standard di sicurezza, il ché significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo
ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.
Inoltre, il contrasto a talune filiere illecite, assume valore strategico e mira alla tutela delle produzioni nazionali, che notoriamente si contraddistinguono sempre per l’alta qualità.