MANTOVA Se la sconfitta contro l’Assigeco è stata mal digerita dall’ambiente biancorosso, non si può dire che una sorte migliore sia toccata a quella incassata domenica a Capo d’Orlando. In quell’occasione ci furono le proporzione della sconfitta, qua l’avere gettato una concreta possibilità di successo grazie a un secondo quarto dove i biancorossi hanno incassato ben 35 punti. Una sconfitta che, per onestà intellettuale, se non avesse rappresentato il quarto ko nelle ultime cinque partite, sarebbe stata vista con occhi diversi, perché tornare a casa dal parquet della terza forza del campionato con uno scarto di 4 punti non è niente di fuori dall’ordinario. L’accumularsi di ko invece cambia la prospettiva e il consigliere d’amministrazione Paolo Mennini, nonostante il suo abituale atteggiamento sempre pacato e garbato, lontano anni luce dalla voglia di fare sfuriate pubbliche, non risparmia amare considerazioni sul momento attuale della squadra: «La sconfitta contro Capo d’Orlando è stata una delusione – afferma – c’erano le condizioni per portarla a casa e in un campionato come questo è importante chiudere le partite. È un campionato stranissimo e basta guardare risultati e classifica per rendersene conto. Penso che la nostra sia una formazione con più qualità di quella che sta producendo sul campo. Bisogna cambiare marcia e dobbiamo giocare più di squadra. In difesa abbiamo aspetti da migliorare, subiamo più rimbalzi offensivi di tutti e siamo quelli che ne catturano di meno. È un discorso di attenzione, mi sembra che siamo più concentrati sull’esecuzione corretta di un’azione singola effettuata da un singolo, rispetto a un gioco corale di squadra. Dobbiamo riprendere il processo di crescita di certi giocatori che sembra si siano interrotti, per esempio Maspero e Ferrara dovrebbero essere un po’ più intraprendenti, ma anche altri». Domani, alla Grana Padano Arena contro Milano, c’è la possibilità di dare una sterzata al momento negativo: «Dobbiamo mettere sul campo più voglia di emergere, più voglia di fare. Adesso siamo una squadra che gioca al risparmio e non con il coltello tra i denti, e invece le nostre caratteristiche devono essere sempre quelle di una squadra battagliera. Le abbiamo perse ma dobbiamo ritrovare queste caratteristiche. Testa bassa e lavorare duramente, adesso bisogna fare punti anche a costo di sacrificare l’aspetto del “bel gioco”. Contro Milano dobbiamo vincere, e per farlo dobbiamo innalzare un livello di gioco che ad oggi non è soddisfacente».
Leonardo Piva