Beccato con 22 dosi di cocaina, condannato pusher nordafricano

Detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, l'acciusa

tribunale di mantova

MANTOVA Era stato pizzicato dai carabinieri mentre, all’interno di un casolare abbandonato, era intento a prelevare da dietro una pietra un contenitore di plastica contenente cocaina. Con l’accusa di detenzione ai fini di spacci di sostanze stupefacenti era così finito alla sbarra un 30enne marocchino. I fatti risalivano all’8 gennaio di tre anni fa. I militari della compagnia di Ostiglia, durante un servizio di controllo del territorio, avevano deciso di ispezionare un’azienda agricola dismessa nelle campagne vicine al comune del Destra Secchia. In quel momento però avevano notato un’auto entrare all’interno dell’appezzamento seguita a sua volta a debita distanza da un secondo veicolo. Dal primo mezzo era sceso un ragazzo che, con fare sospetto, si era portato sotto il fienile. Da dietro una pietra aveva quindi prelevato un contenitore di plastica. Alla vista degli operanti, l’altro automobilista si era dato alla fuga mentre l’uomo a terra aveva cercato di disfarsi dell’oggetto prima di essere bloccato e perquisito. All’interno i militari avevano rinvenuto otto involucri di plastica equivalenti a ventidue dosi di cocaina. Ieri mattina il nordafricano è stato condannato dal giudice Beatrice Bergamasco ad un anno e dieci mesi di reclusione, pena più alta rispetto ai dodici mesi richiesti dal pubblico ministero in fase di requisitoria.