Ciclismo – Domenica la Parigi-Roubaix: Edo Affini va… all’inferno (del nord)

Edaordo Affini
Edaordo Affini

MANTOVA Chiusa la parentesi iridata con una medaglia di bronzo nella Mixed Team ed un lusinghiero nono posto nella cronometro individuale, per Edoardo Affini arriva ora il momento di affrontare un impegno di grande prestigio come la Parigi-Roubaix. Una corsa mitica, quella in calendario domenica, nella quale il campione buscoldese della Jumbo Visma avrà l’occasione di dimostrare tutto il suo valore. Il compito primario, come spesso accaduto in questa sua prima stagione nel team olandese, sarà però quello di lavorare per il capitano Wout Van Aert. «Tutto sommato – afferma Edoardo – l’esperienza ai mondiali è andata discretamente bene. Essere nella top ten iridata della cronometro individuale è certo un risultato che non si può dare per scontato. E la medaglia nella staffetta mista è una bella soddisfazione. Il tracciato era per noi maschi ideale e quindi siamo riusciti a creare un buon vantaggio, che ha permesso alle ragazze di arrivare al bronzo, sia pure per soli cinque centesimi».
«Alla Parigi-Roubaix ho già corso nel 2019 (l’edizione 2020 non si è disputata,  ndr) – prosegue Affini – il tracciato è sempre lo stesso, assai impegnativo, non a caso è definita l’inferno del Nord. Il fattore che renderà ancora più dura la giornata potrebbe essere la pioggia. Le previsioni, in tal senso, non sono certo favorevoli. Al di là di queste considerazioni, il mio compito sarà ancora una volta di lavorare per il nostro capitano Van Aert. Ovviamente, a seconda delle dinamiche della corsa, se ci sarà l’opportunità anche per me, cercherò di non lasciarmela sfuggire».
«La stagione è praticamente alla fine – conclude TorpEdo – dopo la Roubaix, il mio 2021 si concluderà in Italia, al Grande Piemonte che si correrà giovedì 7 ottobre».