Botte alla ex moglie, 35enne stangato

Mantova Era finito in manette lo scorso dicembre per il reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce. Nella fattispecie i carabinieri, avevano dato esecuzione ad un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Mantova. Secondo quanto contestato dagli inquirenti l’uomo, L.O. 35enne libero professionista di Ostiglia, sarebbe stato responsabile di reiterati atti violenti perpetrati ai danni dell’ex moglie.
I fatti a lui ascritti erano stati fatti risalire a partire dall’agosto 2018 quando, tra i due, separati da qualche tempo, si erano registrati una serie di duri screzi in merito all’affidamento del figlio minore. A scatenare la rabbia del 35enne era stato proprio il diniego da parte della sua ex circa la possibilità di vedere il bimbo. Tra i vari capi d’imputazione a lui contestati vi erano stati anche episodi di percosse perpetrate ai danni dell’attuale compagna, la quale chiamata all’udienza del 5 aprile scorso a testimoniare in aula, aveva però reso in tale circostanza dichiarazioni differenti rispetto a quelle fornite dai carabinieri della stazione di Ostiglia, alla luce anche di referti medici comprovanti le effettive violenze da lei subite. Ieri mattina l’epilogo giudiziario di primo grado della vicenda: al termine dell’istruttoria dibattimentale il giudice Chiara Comunale, riconoscendo la penale responsabilità dell’imputato lo ha condannato a due anni e otto mesi di reclusione, riconoscendo altresì un risarcimento del danno in favore della parte civile quantificato in 2mila euro. Contestualmente alla lettura del dispositivo il togato ha inoltre disposto il rinvio degli atti processuali in procura stante la possibilità da parte degli inquirenti di valutare la configurazione del reato di falsa testimonianza da ascriversi in capo alla compagna del’uomo circa le affermazioni rilasciate in giudizio.