Capodanno sicuro: espulsioni e fogli di via

MANTOVA – Prima i controlli straordinari per il Natale, poi quelli per il capodanno. Le festività gli agenti della questura di Mantova le hanno trascorse a garantire l’ordine e a prevenire le varie tipologie di reati. La fase 2 delle operazioni di controllo straordinario del territorio, iniziate nel pomeriggio dello scorso 29 dicembre e disposte con ordinanza dal questore di Mantova Paolo Sartori è quindi terminata ieri mattina. Il bilancio di questa attività, che ha visto impegnati quotidianamente 50 agenti, nel corso della quale sono stati effettuati 27 Posti di Controllo predisposti lungo le arterie che conducono in città, sono stati controllati 272 autoveicoli; 689 persone (di cui 191 con precedenti penali e/o di Polizia); 82 esercizi pubblici e commerciali; 7 Rivendite autorizzate di materiali pirotecnici. Al termine delle attività operative, il questore Sartori ha quindi adottato i seguenti Provvedimenti: revoca di 17 porti d’arma per vari reati (in particolare di natura violenta, quali l’aver provocato lesioni personali), ma anche per guida in stato di ebbrezza, venir meno dei requisiti psico-fisici ed, infine, alla presenza di situazioni conclamate di litigiosità familiare o di vicinato. In questo ambito sono stati sequestrati 32 fucili, 10 pistole e 264 munizioni. Emessi anche 14 fogli di via obbligatori a carico di altrettanti cittadini italiani gravati da precedenti penali e di polizia, residenti in comuni di altra provincia e senza alcun titolo per permanere sul nostro territorio; Undici misure di prevenzione personale (avvisi orali) previsti dalla legge antimafia nei confronti di altrettanti pluripregiudicati sorpresi in atteggiamenti e luoghi sospetti. Sono stati inoltre revocati 26 permessi di soggiorno nei confronti di extracomunitari che hanno commesso dei reati. A costoro sono stati concessi 7 giorni per lasciare il nostro Paese. Controlli specifici sono stati effettuati all’interno di alcuni stabili abbandonati, spesso utilizzati quali rifugio da pregiudicati e clandestini, ovvero
per commettere reati, in particolare spaccio di droga; nei pressi della stazione ferroviaria in concorso con la polizia ferroviaria – sugli autobus di linea ed alle fermate di autobus maggiormente frequentate, in attuazione dell’accordo siglato a suo tempo tra la questura di Mantova e l’Apam.