Confesercenti: “Le risposte avute non sono ancora sufficienti, ma sono un passo avanti. Vigileremo che arrivino presto e senza burocrazia le risorse promesse!

MANTOVA  All’incontro in collegamento con il Presidente Conte e i ministri sulle misure da mettere in atto per garantire il necessario sostegno alle imprese ha partecipato anche il Presidente Gianni Rebecchi.

“Siamo consapevoli delle preoccupazioni e del malumore che coinvolge tantissimi nostri associati. – dichiara Rebecchi – e abbiamo fatto presente che le risposte avute non sono ancora sufficienti. Guardando al post incontro è confortante che parte delle nostre richieste siano state accolte con primo passo ma c’è anche l’impegno, che con la prossima legge di bilancio, saranno adottati ulteriori sostegni a favore delle imprese.”
Rebecchi aggiunge che “Abbiamo anche ottenuto l’attivazione di un tavolo permanente di consultazione e monitoraggio, affinché le esigenze delle nostre imprese devono essere tenute in considerazione quando si prendono certe decisioni per loro vitali”.
All’incontro Confesercenti ha ribadito alcuni principi fondamentali:
• La priorità delle nostre imprese è poter lavorare garantendo la massima sicurezza, sia per i propri dipendenti che per i propri clienti.
• La salute è una priorità per tutti ma non si dimentichi il lavoro.
• Le stime dei consumi in calo indicano, per fine anno, una perdita di oltre 90 miliardi di spesa delle famiglie che si trasformerà in un ulteriore colpo per tutto il commercio. Sono quindi necessari interventi adeguati, immediati e certi nei tempi di erogazione.
Pertanto nelle prossime misure non ci si deve dimenticare l’impatto del DPCM diffuso oltre ai settori colpiti direttamente infatti le restrizioni alla mobilità interna, lo stop ai viaggi, agli eventi e alla convegnistica danneggerà sicuramente il comparto del turismo, privandolo anche del mercato interno.
E’ anche necessaria più chiarezza, si è fatto notare che se il settore della ristorazione non viene fermato ufficialmente il provvedimento di fatto sancisce un lockdown con la chiusura forzata alle 18.00 e un impatto gravissimo sui fatturati di molte attività.