Difesa status quo agricolo, Azione a sostegno della zootecnia italiana

MANTOVA Azione, attraverso la responsabile all’agricoltura, Caterina Avanza, ha lavorato per ottenere un voto in favore dello status quo sulla parte agricola. Azione, tramite l’euro parlamentare Ferrandino, si è schierata a sostegno dello status quo agricolo, come proposto dalla Commissione agricoltura del Parlamento europeo, che esclude l’allevamento bovino e mantiene le stesse soglie per suini e ovicoli. «Il fatto che la Commissione abbia associato l’allevamento bovino e l’allevamento familiare a delle emissioni industriali è stato vissuto molto male dal mondo agricolo, e a giusto titolo», sostiene Avanza che aggiunge: «Timmermans, usando questi metodi, sta mettendo a rischio la necessaria decarbonizzazione dell’economia perché ormai qualsiasi cosa proponga suscita rigetto. Serve un cambio di passo totale». La stessa Avanza è stata presente sul territorio mantovano per varie visite ad agricoltori e allevatori locali. «Per la zootecnica virgiliana è un’ottima notizia. Certo adesso ci sarà il trilogo (negoziato fra Parlamento, Commissione e Consiglio). Il Consiglio ha trovato un accordo che include i bovini a 350 unità bestiame adulte (cioè 350 vacche adulte). Sarebbe comunque una cartina notizia ma sempre meglio delle 150 proposte inizialmente dalla Commissione», dichiara AnnaLisa Baroni responsabile agroalimentare di Azione. «Il Parlamento ha dato un segnale importante al mondo agricolo, spiace che il Pd abbia quasi all’unanimità votato contro lo status quo, quindi contro la zootecnica italiana», dichiarano gli allevatori mantovani Lorenzo e Alberto Donà.