MANTOVA Aumenti dei ticket che si aggirano attorno al 10 percentuale. Questo ha annunciato il comparto del trasporto pubblico regionale, mandando letteralmente “in bestia” il sindacato dei pendolari Utp. Il quale non esita a definire “scandaloso” il rincaro, alla luce della qualità del servizio offerto.
«Sono aumenti spropositati e ingiustificati che non tengono conto dell’indice di povertà nazionale. Fontana e Lucente con la regia della Terzi continuano a mettere le mani nelle tasche dei pendolari nonostante il servizio ferroviario sia andato oltre il limite della decenza», stigmatizza il referente provinciale Andrea Bertolini. Che aggiunge: «I vertici regionali richiamano miglioramenti arrivati grazie a treni acquistati 7 anni fa dalla giunta guidata da Roberto Maroni, e quindi treni già profumatamente pagati dai lombardi. Sarebbe meglio che si ribassassero il loro stipendio».
«Continuano a reclamare soldi al governo centrale per la transizione ecologica e in 6 anni di “buon governo” non hanno comprato un treno nuovo, senza poi parlare dei servizi bus, tram e metrò delle città lombarde, arrivato ormai ai limiti del pessimo, con mezzi vecchi, spesso acquistati usati in Polonia o Romania. Il loro imperativo è “riempire di rappresentanti tutti i Cda delle aziende, come accaduto per Apam, ove ora si sta creando una faida tra azienda e comune di Mantova», conclude.