Foibe, CasaPound in corteo: la sfilata per i “morti di serie B”

MANTOVA ”E le foibe?” è diventato il leit motiv della destra sempre pronta a rivendicare contraltari alle vittime da lei stessa provocata in un non lontanissimo passato. Ma a bilanciare le posizioni ci pensa  Ronni Bottazzi, coordinatore provinciale di CasaPound Oglio-Po: «Non esistono morti di serie A e di serie B». E per questo, dai ranghi dell’estrema destra, alla vigilia del “giorno del ricordo” dedicato alle vittime italiane (istriane, dalmate) delle milizie titine, organizza una sfilata… per non dimenticare. Non senza una punta di provocazione.
Si tratta del primo corteo in città dedicato a questa pagina sofferta dell’italianità, della quale, sottolinea Bottazzi, portiamo ancora le cicatrici attraverso le testimonianze dei profughi italiani che la sinistra di allora rigettò e osteggiò, ben diversamente da quanto fa oggi con altri profughi. Ma nessuna guerra ideologica: «Sarà una manifestazione priva di simboli politici, dove saranno ammesse solo bandiere italiane e giuliano-dalmate – precisa il responsabile provinciale di CasaPound –. Sarebbe bello, anzi, che a questa manifestazione partecipassero tutte le altre forze politiche, cui stiamo pensando anche di mandare gli inviti. Anche a quella la sinistra, che oggi predica l’accoglienza a tutti i costi, ha di fatto trattato come esuli in patria i tanti italiani costretti dal terrore comunista a lasciare le terre di Istria, Fiume e Dalmazia, impedendo un degno ricordo dei nostri connazionali torturati, massacrati, financo gettati vivi nelle foibe».