MNANTOVA – Una ricomposizione generale. Questo ha portato l’assemblea dei soci Tea, fra i quali anche i 23 sindaci (civici o di centrodestra) che l’altro ieri avevano alzato la voce sollecitando al presidente Massimiliano Ghizzi una cabina di coordinamento in grado di operare in modo equo su tutti i soci, anche quelli che rappresentano comuni con partecipazioni di minoranza.
All’assise generale di ieri sulla questione si è raggiunto un accordo unanime, e lo stesso Ghizzi ha anzi aggiunto: «È passato all’unanimità il progetto “Banner”, datato al 2012, ma che noi abbiamo rilanciato proprio per trovare adesione e allargare la compagine societaria. Già vi hanno aderito i Comuni di Villimpenta e San Benedetto Po, portando i soci a 57. Ne mancherebbero altri 7 (Canneto sul- l’Oglio, Casalromano, Castel Goffredo, Cavriana, Ceresara, Medole, Quistello e Solferino) che vedrò di incontrare a breve per farli entrare nella multiutility».
L’assemblea dei soci ha vagliato e approvato la modifica dell’art. 25 dello statuto sociale per l’eliminazione della previsione dell’accantonamento massimo a riserva del 30%. Tale variazione risponde alla necessità di mantenere un comportamento prudenziale, per preservare la continuità aziendale nel perdurare della grave situazione creatasi con la pandemia da covid-19.
Unanime poi, come detto, il voto sulla cabina di coordinamento che sarà composta da 2 rappresentanti per le 6 aree in cui verrà idealmente suddivisa la provincia (corrispondenti alla ripartizione del mantovano dei 6 ex distretti sanitari), con mandato al presidente di svolgere le funzioni di coordinatore. I rappresentanti saranno individuati dai sindaci e comunicati alla stessa Tea. La sua costituzione avverrà entro il 31 dicembre e la prima riunione entro il 31 gennaio 2021.
A seguire, Ghizzi ha comunicato ai soci in merito al gestore unico in AqA finalizzato a potenziare e sviluppare reti e impianti.
Spazio anche al call center interno, a sostegno della qualità del servizio offerto ai cittadini, e alle esposizioni sui contributi covid ai Comuni, dove la Tea si è data disponibile a iniziative di sostegno per i territori. Il piano prevedeva il raddoppio del fondo ai Comuni dedicato all’organizzazione di attività culturali, sociali e sportive per 453mila euro, oltre a un contributo straordinario di 503mila euro riservato alle attività economiche chiuse in seguito alla pandemia, per il pagamento di fatture e bollette emesse dalle società del gruppo, estensibile anche alle famiglie bisognose.