Il cittadino si fa vigilantes: già 300 iscritti alla app

La schermata della app
La schermata della app "1Safe"

Mantova La rete si infittisce. I cittadini che hanno aderito al progetto comunale di costituire una sorta di “protezione civile” via telefonino ha raggiunto ormai i 300 iscritti dopo appena un mese di sperimentazione. La app “1Safe” messa a disposizione dal Comune per i cittadini che intendano segnalare situazioni anomale, o danni al patrimonio, o stati di pericolo e simili ha dato sinora risultati insperati, a detta dello stesso assessore alla sicurezza  Iacopo Rebecchi, che ha saputo allargare il cerchio operativo dei 6 gruppi di vicinato già attivi nel comprensorio comunale (nel dettaglio, quelli di Valletta Paiolo, Colle Aperto – quartiere Rabin, Ponte Rosso, Dosso del Corso, Borgo Angeli e Borgochiesanuova).
Da questo primo nucleo di attivisti “vigilantes” nei primi 30 giorni di sperimentazione sono state gestite dal nucleo di Polizia locale 73 segnalazioni. Un ventaglio assai amplio di tipologie di intervento, dove a prevalere nettamente sono i casi di abbandono di rifiuti.
In un caso, in particolare, la comunicazione tramite “1Safe” e l’arrivo tempestivo degli agenti in via Gaetano Bonoris è servita a far beccare sul fatto un “furbetto della spazzatura” (ma per questi, assicura Rebecchi, si avvicina il tempo delle fototrappole).
In altri casi la rete attiva ha segnalato inconvenienti nelle vie, o per l’illuminazione pubblica spenta, o per buche pericolose sul piano stradale (una in particolare è stata prontamente sanata dagli operatori Tea dietro segnalazione all’assessore  Chiara Sortino).
Ancora, si è messo mano all’ordine pubblico contro urla e disturbatori. «Ma tengo a precisare – commenta Rebecchi – che “1Safe” risulta utile anche per dare sicurezza alle persone. Penso alle ragazze sole che possano sentirsi minacciate da un pericolo incombente. Oppure penso ad anziani sofferenti. In tal caso la app funziona come un a sorta di “salvavita”».