Investe due ragazzini, scappa e poi si pente

MANTOVA Ha investito con la sua Fiat Punto due ragazzini che stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali e si è dato alla fuga. Poi si è pentito e circa un’ora dopo è tornato sul luogo dell’incidente, ma non ha potuto evitare una serie di sanzioni molto pesanti, compreso il ritiro della patente. È successo ieri verso le 13.40 in via Ariosto all’altezza di via Goldoni. Due fratelli pakistani di 13 e 15 anni sono finiti in ospedale, uno con un trauma a una spalla, l’altro a una gamba, mentre il conducente dell’auto pirata, un 20enne di Mantova, è finito nei guai. Quest’ultimo, tra l’altro neo-patentato, dopo avere investito i due ragazzini sulle strisce pedonali è fuggito senza prestare loro soccorso. Una quarantina di minuti dopo lo stesso 20enne avrebbe contattato la centrale operativa della Polizia locale dicendo di essere il responsabile dell’incidente che gli agenti di viale Fiume stavano già cercando, mentre gli agenti di un’altra pattuglia della Polizia locale era ancora impegnata nei rilievi dell’incidente. L’operatore gli diceva di tornare immediatamente sul luogo dell’incidente, cosa che il giovane faceva, ma che non gli evitava di incorrere in una serie di sanzioni amministrative e penali. La prima era una sanzione di 167 euro per non avere dato la precedenza ai due fratelli che stavano attraversando sulle strisce pedonali, infrazione che comporta anche la decurtazione di 16 punti dalla patente, in questo caso raddoppiati trattandosi di un neo-patentato. A seguire la parte più pesante; ritiro della patente e altri 20 punti decurtati. Inoltre per la fuga dopo l’incidente è prevista la sospensione della patente per un periodo che va da uno a tre anni, mentre per l’omissione di soccorso è prevista la sospensione della stessa per un minimo di 18 mesi fino a un massimo di 5 anni. Aggravanti, queste che andranno ad aggiungersi all’eventuale contestazione del reato di lesioni. Dal canto suo il 20enne avrebbe detto di essere scappato perché preso dal panico.