La Mantova “tricolore” in lizza per un assessorato

MANTOVA «È il risultato importante di un lungo percorso in cui abbiamo sempre creduto. Ora avanti a testa bassa, perché tante sono le cose da fare. E teoricamente sarà più semplice farle, considerato che la coalizione controlla governo, Regione e Provincia: Fratelli d’Italia avrà un ruolo centrale nell’asset della coalizione». Così la senatrice Paola Mancini, portavoce provinciale dei tricolori, commenta l’esito del voto regionale, prefigurando non solo i futuri equilibri numerici della giunta del governatore confermato Attilio Fontana, ma anche il ruolo che Mantova vi potrebbe occupare direttamente, e non per interposta persona.
Le voci circolanti già alla vigilia del voto trovano ora sempre più consistenza. Ed è lo stesso super-eletto Alessandro Beduschi, tra i più votati della regione, che ne dà conferma: «So che a Roma si sta discutendo anche di questo, ma per ora è doverosa cautela non azzardare le conclusioni di una discussione tuttora in corso». E si tratta di una discussione volta a premiare non solo Beduschi, amico personale di Giorgia Meloni, aderente ai Fratelli d’Italia dalla prima ora, quando quell’adesione sembrava un salto nel buio, ma forse anche il deputato Carlo Maccari, anche lui recordman di preferenze (11mila ne raccolse nel 2010 e oltre 4mila nella legislatura successiva sotto la neonata bandiera meloniana).
Non sarebbe la prima volta che a un deputato viene chiesto di dimettersi dal ruolo parlamentare per occupare un “dicastero” – sarebbe improprio chiamarlo semplice assessorato – al Pirellone. Ben noto è il precedente del leghista Giovanni Fava che lasciò l’incarico parlamentare su richiesta dell’allora governatore Roberto Maroni, per diventarne assessore agricolo. Il caso potrebbe adesso ripetersi, suggeriscono i rumors.
Con quali conseguenze? Due, chiaramente, sono gli scenari possibili. Nel caso la carica assessorile dovesse riguardare Beduschi, questi dovrebbe dimettersi dal consiglio regionale, e al suo posto scatterebbe il recupero di Paola Bulbarelli. Un’eventualità, questa, che non si presenterebbe ovviamente se la cooptazione dovesse riguardare il parlamentare Maccari; nel caso, infatti, Beduschi rimarrebbe al proprio posto e l’avvicendamento avverrebbe solo per la Camera dei deputati, dove al posto di Maccari subentrerebbe una deputata cremonese, prima dei non eletti alle politiche di settembre. Ma c’è pure una terza opzione, anch’essa con risvolti mantovani.
L’apprezzato risultato elettorale di Paola Bulbarelli potrebbe orientare il partito a segnalarla come assessore alle pari opportunità e all’housing sociale, così come già avvenuto durante la presidenza Maroni, e dietro la sponsorizzazione “pesante” del ministro Daniela Santanchè, anche lei eletta nella circoscrizione mantovana, e alla quale la Bulbarelli è legata da una lunga familiarità e frequentazione. Insomma, tre nomi che aprono per Mantova interessanti scenari milanesi.