MANTOVA Sottoscritto, ieri in prefettura, il protocollo d’intesa per la “cultura della legalità, prevenzione del disagio giovanile e promozione della cittadinanza attiva” finalizzato a compendiare strategie comuni di intervento e azioni integrate sulla tematica.
Come noto, il disagio giovanile può manifestarsi in modi molto diversi per forma e gravità, con cause riconducibili, in prevalenza, a situazioni interne al nucleo familiare, allo sviluppo psico-sociale dei giovani nell’ambiente scolastico e nelle interazioni. Le forme di disagio, inoltre, possono essere acuite dal diffondersi di nuove forme di dipendenze indotte dall’utilizzo di alcol, sostanze psicotrope nonché dall’influenza derivante da un uso non adeguato della rete internet, degli strumenti virtuali e dei social media.
Dal territorio, alla luce delle esperienze condotte e delle significative ripercussioni che le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria hanno riverberato sui giovani, è emersa, quindi, l’esigenza di promuovere nuove strategie di approccio e inclusione all’interno delle scuole che sappia coniugare, da un lato, il potenziamento della conoscenza dei valori fondanti dello Stato e, dall’altro, l’acquisizione delle competenze di vita e di cittadinanza che consentono ai singoli e ai gruppi di sviluppare capacità di adattamento, tali da renderli capaci di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide della vita in società.
Il protocollo sottoscritto è stato redatto, su impulso del prefetto Gerlando Iorio, da un gruppo di lavoro ristretto interno al “Laboratorio” provinciale permanente per la prevenzione e il contrasto al disagio giovanile, istituito già a giugno 2022 in esito a interlocuzioni avviate in materia sia con gli attori istituzionali interessati alla problematica, che con soggetti privati potenzialmente disponibili a supportare finanziariamente progettualità specifiche. Alla sottoscrizione hanno preso parte, oltre al prefetto, il vicepresidente della Provincia di Mantova, il direttore generale di Ats Val Padana, il direttore socio sanitario dell’Asst “Carlo Poma”, il referente dell’Ufficio scolastico territoriale, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Mantova, il presidente della sezione mantovana dell’Osservatorio sul diritto di famiglia, il presidente della Fondazione Università di Mantova e il presidente del Centro aiuto alla vita di Mantova. Le finalità del protocollo si individuano, sostanzialmente, nel coordinamento delle iniziative volte all’ampliamento dell’offerta formativa delle scuole diretta ad accrescere la consapevolezza dei valori fondanti la Costituzione e il funzionamento dello Stato, nonché la promozione di progettualità che assicurino il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli studenti alla vita della comunità, incentivando percorsi mirati di inclusione che impegnino direttamente i giovani nella fase ideativa e realizzativa degli stessi.
Tali finalità si declinano in una serie di impegni, sulla base delle intese che saranno concordate nell’ambito del “Laboratorio” provinciale permanente, che, in quanto organismo di raccordo multilivello avrà il compito di: predisporre un programma annuale di attività inerenti la diffusione della cultura della legalità, del rispetto delle regole, del dialogo tra le culture, della conoscenza della Costituzione e del funzionamento dello Stato da attuare negli istituti scolastici, cui prenderanno parte le forze di polizia del territorio e gli altri attori istituzionali di volta in volta interessati; in questo senso, l’obiettivo non è solo quello di pianificare gli interventi divulgativi dei rappresentanti istituzionali nelle scuole, quanto quello di utilizzare tali momenti di confronto per acquisire dati e ogni utile elemento di conoscenza da socializzare ed analizzare nell’ambito del “Laboratorio” per definire azioni condivise di progettazione unitaria; implementare iniziative congiunte volte a favorire la conoscenza e l’integrazione tra le politiche scolastiche, sociali, sanitarie, culturali e giovanili con riferimento a temi di rilevanza sociale per i giovani, quali l’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, i comportamenti aggressivi e l’utilizzo non appropriato dei social media; promuovere progettualità e percorsi basati sulla partecipazione attiva dei giovani alla vita di comunità, all’impegno nel contrasto attivo ai fenomeni disagio e devianza tramite l’Ufficio scolastico territoriale, in sinergia con gli organismi competenti nell’assistenza ai giovani e della Consulta provinciale degli studenti di Mantova, con l’obiettivo di individuare modalità condivise idonee ad intercettare per tempo forme di malessere e di disagio.
Ribadita inoltre l’importanza di attivare iniziative concrete nella prevenzione di tutte le forme di disagio giovanile, accorciando le distanze tra i ragazzi e le istituzioni in modo da intercettare i loro interessi e coinvolgerli in esperienze di vita improntate al rispetto delle regole, della libertà degli altri e di sé stessi.