L’ex presidente del Mantova vittima degli usurai

MANTOVA – Ristoranti e prestiti a usura: queste le principali fonti di introito per Angelo e Luigi Moccia, esponenti dell’omonimo clan camorristico di Afragola che aveva investito sui locali di Roma. Tra i le persone taglieggiate dal clan ci sarebbe anche l’ex presidente del Mantova Calcio Marco Claudio De Sanctis, la cui gestione nel 2017 aveva portato la società biancorossa al fallimento. In un’intercettazione si sente De Sanctis parlare con il figlio del cantante  Gigi D’Alessio,  Claudio D’Alessio che si era indebitato con il clan dei Moccia per circa 30mila euro. I due parlano delle pressioni dei Moccia. «No gli ho detto ’mo basta, ci dobbiamo bloccare perchè così sta esagerando» dice D’Alessio a De Sanctis. «Se tu non blocchi un attimo la situazione e dai il tempo di respirare e di organizzarsi, qui non si andrà mai da nessuna parte, e quindi dico… cioè, non è che uno va a rubare la mattina che all’improvviso io ti posso chiudere». «Perchè se non paghi, tipo quel giorno, ti fa una volta e mezzo», gli risponde De Sanctis. Nella gironata di ieri tra Roma e Napoli sono state eseguite 13 ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Dda di Roma per associazione a delinquere finalizzate all’estorsione, intestazione fittizia di beni, aggravati dal metodo mafioso, e esercizio abusivo del credito.