Mantua Surgelati, una partita a quattro: offerte da Italpizza, Morato, Cameo e Federica Freddi

MANTOVA Non è una crisi aziendale quella che tocca la Mantua Surgelati di Castelbelforte. Si tratta solo di una crisi di proprietà, o meglio di una frizione familiare tra i due soci, Federica Freddi, figlia del fondatore Romano Freddi scomparso nell’agosto del 2017, e della nipote Francesca, figlia dell’attuale presidente della società Franco Freddi. Il summit tenutosi ieri in Provincia su mandato prefettizio ha messo tutte le parti davanti a un tavolo per dirimere ogni controversia, che da ultimo parrebbe doversi risolvere con la vendita del colosso delle pizze surgelate. Vendita che ha intanto portato a tre offerte esterne: quella della modenese Italpizza, della vicentina Morato e della multinazionale Cameo (sinora, quest’ultima, tenuta riservata, ma ormai praticamente di dominio pubblico).
Ma il proverbiale conto è stato fatto senza “l’oste”, ossia senza Federica Freddi, la quale si dice disposta a rilevare tutte le quote della nipote. «Le offerte non sono tre, ma quattro – conferma lei raggiunta telefonicamente ieri subito dopo l’incontro a Palazzo di Bagno –. Ci sono anch’io, e anzi la mia è la prima delle offerte».
Contro di lei però rema la controparte, ossia la nipote Francesca col padre Franco. Ok alla vendita, dicono questi, ma non alla congiunta, verso la quale è in atto un braccio di ferro che dura dalla scomparsa del fondatore del gruppo per divergenze sull’eredità.
Il presidente della Provincia Carlo Bottani, sentite le parti, compresi i sindacati coinvolti nel summit, ha deciso che darà tempo agli offerenti di fare le proprie proposte economiche accompagnate da un piano di sviluppo. Data ultima per produrle sul tavolo del notaio Pierpaolo Barosi sarà il 25 marzo prossimo: giusto il tempo di dare a tutti i contendenti la possibilità di ultimare le necessarie due diligence per quantificare la portata delle offerte. Tutti, compresa Federica Freddi, che oltre al piano di sviluppo e all’offerta, potrebbe rivendicare un diritto di prelazione, qualora previsto dallo stesso statuto societario. Si saprà fra dieci giorni.