Nebbia in A22: la Provincia chiede un piano viabilità alternativa

MANTOVA Un piano coordinato della viabilità da mettere in atto in caso di chiusura dell’autostrada del Brennero per nebbia o incidenti. Visti i disagi alla circolazione e i rallentamenti alla viabilità ordinaria registrati negli ultimi giorni a causa dello stop alla circolazione nel tratto mantovano dell’A22 per nebbia, il presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani, in accordo con diversi sindaci, ha sottoposto all’attenzione della Prefettura la proposta di predisposizione un piano coordinato della viabilità che scatterebbe un tutti i casi di chiusura dell’A22. «Un piano che ovviamente richiede la collaborazione di Polizia stradale, Carabinieri, Polizie locali e Polizia provinciale – spiega il numero uno dell’ente di Palazzo di Bagno -. Ringrazio sin da ora il prefetto Gerlando Iorio e la dottoressa Laura Patrizi, comandante della Polizia Stradale di Mantova per la sensibilità e attenzione che hanno già manifestato verso questa idea che mi auguro possa concretizzarsi quanto prima». Il problema è stato portato all’attenzione della Prefettura che convocherà un tavolo di coordinamento con Polstrada, i sindaci e i comandanti delle Polizie locali dei Comuni dove insistono i caselli autostradali e più in generale dei Comuni interessati dalle eventuale viabilità alternativa e per problemi ai ponti di Borgoforte, San Benedetto Po e Ostiglia – Revere. Una problematica, questa, sulla quale si era già mossa Confartigianato Mantova nei giorni scorsi. Il presidente dell’associazione Lorenzo Capelli aveva sottolineato i timori delle imprese mantovane di fronte alle chiusure del tratto locale e non solo dell’A22 per scongiurare il pericolo di incidenti per la nebbia. Pur riconoscendo che la sicurezza stradale resta la priorità, “fondamentale, se necessario in casi estremi e straordinari”, il presidente di Confartiginato Mantova non ha potuto non constatare che nei giorni scorsi “tale drastica decisione è stata assunta con una frequenza quasi ordinaria”, fatto che “potrebbe diventare un grave problema per l’intero comprato dell’autotrasporto. L’A22 è l’unica autostrada che attraversa la nostra provincia, è un’arteria fondamentale per la nostra economia. La sua chiusura – aveva osservato Capelli -, anche per poche ore, crea enormi disagi ai cittadini e alle imprese artigiane; se poi, le chiusure si ripetono per giorni, nel giro di poche settimane i disagi per le imprese si trasformano in danni economici: rincari sui costi e ritardi nelle consegne. In più – aveva concluso -, la carenza cronica di altre grandi infrastrutture di collegamento aggrava ulteriormente la situazione”.